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Opera d'arte putto con cornucopia a Torino

L'opera d'arte putto con cornucopia - codice 01 00210401 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaleapplique, serie
soggettoputto con cornucopia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210401
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XVIII prima metà; 1700 - 1749 [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturaleproduzione piemontese (?)(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicalegno/ intaglio/ scultura/ doraturavetro
misurealt. 57.5, largh. 13.5, lungh. 18,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiPutto scolpito a tutto tondo; rappresentato stante. Il volto è lievemente girato verso sinistra, parimenti il busto, a seguito dello sforzo di sorreggere una fiaccola con entrambe le braccia che sono sollevate. Le gambe sono disposte parallelamente. Indossa un perizoma e una bandoliera, gli pende trasversalmente da una spalla. La fiaccola presenta lungo la superficie cononica una decorazione a spirale scanellata; un piattello circolare con filettatura nella fascia superiore a da base all'alloggiamento delle candele (sostituite da finte candele a luce elettrica). Il putto si appoggia, posteriormente ad una struttura in legno intagliato che imita una sorta di cartiglio accartocciato nella parte inferiore.Soggetti profani. Figure: putto. Oggetti: cornucopia. Elementi architettonici: mensola a volute.
notizie storico-criticheLe quattro appliques fanno parte della serie di arredi che vennero acquistati, per L. 1500 ciascuno, con delibera del luglio 1940, dalla Provincia di Torino a seguito dell'acquisizione di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, fino a tale data proprietà di Casa Savoia-Aosta. Si tratta di alcuni tra i pochi arredi che, non solo non andarono venduti durante le numerose tornate d'asta che nella prima metà del Novecento portarono alla dispersione della mobilia originale del palazzo, ma che si trovano ancora nella posizione originale, come dimostrato da alcune fotografie d'epoca, pubblicate nel catalogo d'asta edito nel 1932 dalla Galleria Dante Giacomini, Catalogo delle collezioni private d'arte appartenute a S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia Duca d'Aosta, Galleria Dante Giacomini, Roma, 1932, tav. I. Nonostante la preferenza accordata alla cultura figurativa del XV secolo, nell'ambito del riallestimento del palazzo settecentesco promosso dall'ultimo abitante dello stesso, a cavallo tra le fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la presenza di elementi di arredo di gusto barocco poteva apparire più che accettabile, quale retaggio della cultura storicista tardo ottocentesca che prevedeva, in un medesimo ambiente, la mescolanza degli stili, come testimoniano le stesse soluzioni adottate dalla famiglia reale presso le sedi della corte in età umbertina. Non è possibile, però, accertare se gli oggetti siano stati acquistati sul mercato antiquario dallo stesso duca o se si trattasse di elementi d'arredo già presenti nel palazzo; non è da escludersi, infine, che si tratti di un adattamento di beni utilizzati, originariamente, come suppellettile ecclesiastica. Da un punto di vista stilistico, le appliques che, forse hanno subito qualche manomissione, presentano una tipologia tardo seicentesca, ma piuttosto generica per poterne individuare il centro di provenienza.
bibliografiaCatalogo delle collezioni( 1932)
definizioneapplique
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007

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