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Opera d'arte Giove colpisce Fetonte con un fulmine di Legnani Stefano Maria detto Legnanino (1660/ 1715), a Saluggia

L'opera d'arte Giove colpisce Fetonte con un fulmine di Legnani Stefano Maria detto Legnanino (1660/ 1715), - codice 01 00022011 di Legnani Stefano Maria detto Legnanino (1660/ 1715), si trova nel comune di Saluggia nella provincia di Vercelli
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoGiove colpisce Fetonte con un fulmine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00022011
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Saluggia
datazionesec. XVII primo quarto; 1600 - 1624 [analisi stilistica]
autoreLegnani Stefano Maria detto Legnanino (1660/ 1715),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurelargh. 800, lungh. 1000,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiEntro finto cornicione mistilineo è rappresentato il mito di Fetonte che precipita dal carro del Sole colpito dai fulmini di Giove, incoronato e con grande drappo verde, mentre i quattro cavalli impauriti scalciano. Nei quattro scomparti lungo i lati brevi, sono scene mitologiche: Europa e Zeus trasformati in toro, Chirone educatore; Selene; Endimione dormiente. Agli angoli valve di conchiglia e putti che giocano avvinghiati, racchiusi entro scomparti. Ghirlande di foglie, frutti e nastri corrono lungo i lati minori dell'affresco. Sei muscolosi nudi bronzei (due maschili, due femminili e due di adolescenti) poggianti su pilastri sorreggono il cornicione. Una balaustrata a colonnine scandita da pilastri quadrangolari e colonne scanalate corre tutt'attorno. Ad essa si affacciano gentiluomini e gentildonne in abiti secenteschi; sui pilastri lungo i lati minori grandi vasi di fiori variopinti: gigli, rose, garofani. I colori sono molto vivaci ma falsati dalla ridipintura che l'affresco ha subito una decina di anni fa.Soggetti profani. Personaggi: Giove; Fetonte. Abbigliamento. Mezzi di trasporto: carro. Animali: cavalli.
notizie storico-criticheL'affresco, stilisticamente prossimo al fregio della Sala Consiliare, presenta un tipo di decorazione molto diffusa lungo tutto il Seicento, che troviamo, a livelli, più alti, nelle residenze torinesi dei reali e della nobiltà maggiore, al di fuori della capitale, opera di maestranze luganesi e lombarde; in particolare questo affresco può ricordare la produzione del Legnanino, lombardo che ad esempio alla fine del secolo eseguì a Palazzo Carignao (Torino) degli affreschi con putti, fiori, storie mitologiche, con effetto movimentato nelle masse, enfasi, incorniciature esuberanti, inquadrature illusionistiche (L. Mallè, "Le arti figurative in Piemonte", Torino 1961). I gentiluomini affacciantisi alla balaustra conferiscono un tocco di genere che può essere indice dell'evoluzione del gusto dopo la seconda metà del Seicento verso spunti di ambiente e di costume (A.M. Brizio, "Il Castello del Valentino. La pittura", Torino 1949).
bibliografiaBrizio A. M.( 1949)pp. 205-238; Mallè L.( 1961)v. II p. 69
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneSaluggia
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Enrico L.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1979
anno modifica2006

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