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Opera d'arte Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e donatore inginocchiato a Torino

L'opera d'arte Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e donatore inginocchiato - codice 01 00350777 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSacra Famiglia con san Giovanni Battista e donatore inginocchiato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00350777
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVI primo quarto; 1510 (post) - 1520 (ante) [bibliografia; analisi stilistica]
ambito culturaleambito veneto(bibliografia; analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 99, largh. 136,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiCornice del XVIII secolo.PERSONAGGI: Madonna; Bambino; San Giuseppe; San Giovanni Battista. ATTRIBUTI: (SAN GIOVANNI BATTISTA) CROCE; (SAN GIUSEPPE) LIBRO. FIGURE: devoto inginocchiato. ANIMALI. PAESAGGIO
notizie storico-criticheIl dipinto è riconoscibile tra quelli citati da un anonimo inventario di Palazzo Reale e del Castello di Torino del 1754, ove è ricordato nella quarta stanza dell’Appartamento al Piano Terra, sotto la Galleria, come “Una Nostra Donna col Bambino, S.t Gio. Battista, e S.t Giuseppe. Il Bambino tiene la mano sopra la Testa a un Divoto che li sta inginocchiato avanti – di Gio. Bellino” (Pinto, 1994). L’attribuzione si doveva alla firma “Jo. Bellinus” dipinta sul cartellino in basso a destra e simile a quella che Heinemann (1962) riscontrava su un quadro di collezione Jonson di Philadelphia ascritto al Maestro dei laterali del trittico di Dusseldorf, che tuttavia mostrava un tratto del pennello e una calligrafia congrui con quelli di Giovanni Bellini. A parere dello studioso infatti la paternità del dipinto andava spostata specificamente in direzione di quel suo allievo, riconoscibile per la mancata monumentalità delle figure che “hanno un che di piatto” come i panneggi e per le pupille vigorosamente sporgenti dal bianco degli occhi, mentre la cronologia orientata tra il 1510-20. Segnalava inoltre la vicinanza della schematica apertura paesaggistica nella sfondo con quella di una tavola d’ubicazione ignota, già in collezione Bohler a Monaco di Baviera e Lucerna nel 1934. La prima attribuzione a Giovanni Bellini venne infatti sostenuta dagli inventari e dalla critica ottocentesca (D’Azeglio, 1846; Benna, 1857; Callery, 1859) sino a Gamba, che nell’inventario del 1871 proponeva il nome di Pietro Paolo da Santacroce, limitandosi nel catalogo del 1884 ad assegnarlo soltanto alla maniera del pittore. Vesme (1899; 1909) ancora più cautamente lo assegnava alla Scuola Veneta del Cinquecento, Crowe e Cavalcaselle (1912) all’ambito belliniano, Fiocco (1916) proponeva invece Girolamo, zio di Pietro Paolo da Santacroce. Pacchioni arretrava invece la data dell’opera al XV secolo e la Gabrielli - forse per un errore di stampa che implicitamente intendeva manifestare una forma di assenso con le opinioni di Heinemann - l’assegnava alla Scuola Tedesca del XVI secolo. Infine nelle più recenti Guide del Museo si proponeva il nome di Pietro degli Ingannati, che tuttavia sebbene in certi casi condivida un’impostazione simile della sacra Conversazione di origine belliniana, pare tuttavia troppo avanzato cronologicamente in rapporto al dipinto in questione.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri
altre attribuzioniBellini GiovanniSantacroce Pietro PaoloSantacroce Pietro Paolo (maniera di)ambito veneto del XVI sec.Santacroce Gerolamoambito veneto del XV sec.degli Ingannati Pietro
bibliografiaParoletti, Vittorio Modesto( 1819)p. 58; D'Azeglio, Roberto( 1846)IV, p. 75; Benna, Charles( 1857)p. 38; Callery, J. M.( 1859)pp. 172, 173; [Vico, Giovanni]( 1866)p. 17; Gamba, F.( 1884)p. 34 n. 102; Jacobsen, Emil( 1897)p. 126; [Baudi di Vesme, Alessandr
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Accornero, Chiara; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithMoratti, Valeria
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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