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Opera d'arte ritratto del pittore Francesco Fontebasso di Longhi Alessandro (1733/ 1813), a Torino

L'opera d'arte ritratto del pittore Francesco Fontebasso di Longhi Alessandro (1733/ 1813), - codice 01 00350796 di Longhi Alessandro (1733/ 1813), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto del pittore Francesco Fontebasso
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00350796
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVIII metà; 1757 (post) - 1760 (ante) [contesto; bibliografia]
autoreLonghi Alessandro (1733/ 1813),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 70, largh. 55,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiCornice in legno intagliato e dipinto liscia e decorata nel listello interno.Ritratto di pittore a mezzo busto, volto verso sinistra.
notizie storico-criticheIl dipinto fu donato al Museo dallo scultore Gabriele Ambrosio nel 1891. Baudi di Vesme (1899; 1909), come del resto quasi tutti gli studi a seguire (Brosch, 1929; Pacchioni, 1932; Donzelli, 1967; Martini, 1971, 1982; De Re, 1990; Pallucchini, 1994), lo assegnava al ritrattista Alessandro Longhi, figlio del più noto pittore veneziano Pietro, accostandolo all’incisione (tav. XV) allegata al Compendio delle vite de’ pittori veneziani istorici più rinomati del presente secolo con suoi ritratti tratti dal naturale delineati e incisi, pubblicato dall’artista a Venezia nel 1762 su commissione d’ignoto (Moschini, 1932). Egli precisava infatti nel proemio di averli realizzati prima su tela e in un secondo tempo intagliati su rame (cfr. Martini, 1971). Vittorio Moschini tuttavia fu l’unico a rigettare la paternità dell’opera, ritenendo il dipinto una derivazione e non il modello dell’acquaforte pubblicata nel volume, mentre Noemi Gabrielli (1971) lo classificava soltanto come attribuito all’artista. Al contrario Egidio Martini (1982) lo inseriva in quella serie di Ritratti di pittori, realizzata entro il 1760 e incisa tra il 1760 e il 1762, concorde per misure, stile e tecnica “bambagiosa e morbida” da lui in parte rintracciata e associata a quell’impresa editoriale. Ne fanno attualmente parte il Ritratto di Antonio Balestra di collezione privata, di Giambattista Piazzetta del Museo veneziano di Ca’ Rezzonico (Martini, 1971), quelli di Francesco Zugno e di Gaspare Diziani di collezione privata (Martini, 1982) e da ultimo quello di Giuseppe Zais, restituito al Longhi da Filippo Pedrocco (1993, p. 185 nota 6). Indubbiamente il dipinto condivide con gli altri il taglio a mezzo busto dell'effigiato, il formato ovale della finta cornice rococò entro cui è racchiuso il personaggio ritratto e l’iscrizione apposta in calce, anche se l’attuale stato conservativo dell’opera - interessata da un generale offuscamento della superficie pittorica - non rende al momento piena giustizia della pennellata briosa e leggera di ascendenza nogariana che caratterizza gli altri dipinti del ciclo, né del sapiente uso del colore talvolta steso per trasparenze e velature. Ancora a distanza di un ventennio, per soddisfare una commissione conferitagli dall’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1781, il pittore riproponeva la stessa tipologia ritrattistica, inserita entro un ovale dipinto e corredato in calce da iscrizione didascalica, per riprodurre le fattezze di Tiziano, Veronese, Tintoretto e Bassano, tra i quali è stato al momento rintracciato soltanto quello del Cadorino in una collezione privata trevigiana (Martini, 1971).
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri
bibliografia[Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 155; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 161; Brosch, L.( 1929)p. 355; Moschini, Vittorio( 1932)p. 146; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 18; Donzelli, Carlo( 1957)p. 132; Gabrielli, Noemi( 1959)p. 23; Gabrielli, Noemi(
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Accornero, Chiara; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithMoratti, Valeria
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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