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Opera d'arte rapimento di Elena o Paride ed Elena a Troia a Matera

L'opera d'arte rapimento di Elena o Paride ed Elena a Troia - codice 17 00133330 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalesovrapporta
soggettorapimento di Elena o Paride ed Elena a Troia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133330
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Matera
datazionesec. XVIII ; 1796 (ca.) - 1796 (ca.) [contesto]
ambito culturaleambito napoletano(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 192, largh. 153,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiDipinto su due pezzi di tela cuciti assieme e preparati con una leggerissi ma imprimitura. I margini della tela, anch'essi dipinti, fuoriescono dal telaio. Nonostante l'impiego di una densa materia pittorica risulta evide nte il palinsesto.Soggetti profani. Personaggi: Paride; Elena; Cassandra; figura maschile no n identificata. Paesaggi.
notizie storico-criticheIl dipinto è parte di un ciclo di quattordici tele, con soggetti mitologic i ed epici, che decoravano, in qualità di sovrapporte, tre differenti ambi enti del palazzo ducale, ciascuno caratterizzato da una diversa destinazio ne d'uso e da un proprio tema iconografico. Sei le tele della "galleria" del primo piano, menzionata nell'inventario dell'eredità del defunto Duca Domenico Malvezzi, stilato dal notaio Giuseppe Battista nel 1888 alla pres enza del nipote Marco Malvezzi, nel quale, tuttavia, non vi è alcun cenno ad esse in quanto non ritenute beni mobili. Analogamente, nel contratto d i acquisto del palazzo da parte della Provincia di Matera in data 20 febbr aio 1960, non sono espressamente citate poiché considerate parte integrant e dell'edificio e, dunque, immobili per destinazione. Si assume la data 1 796, apposta sul retro della tela "Il giudizio di Paride" a datazione dell 'intero ciclo e si ipotizza la derivazione del soggetto da un disegno o da una incisione di riproduzione di un dipinto di altro artista, come eviden ziato per altre tele del medesimo ciclo. Trattasi visibilmente di un pali nsesto su "Giunone chiede ad Eolo di liberare i venti", soggetto, peraltro , già contemplato tra i sovrapporta della "galleria". Imprescindibile il confronto con le dodici tele di soggetto mitologico del palazzo Ferraù di Matera prodotte se non dalla stessa mano quantomeno dalla stessa bottega: comuni la soluzione compositiva della lastra di pietra che funge da basame nto ed il fondo scuro dal quale emergono i personaggi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Basilicata, MT, MATERA
definizionesovrapporta
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Di Pede M.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fragasso L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2006

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