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Opera d'arte la Pittura, Supplizio di Marsia, la Musica di Savini Salvio (notizie 1580-1609), a Perugia

L'opera d'arte la Pittura, Supplizio di Marsia, la Musica di Savini Salvio (notizie 1580-1609), - codice 10 00077906 di Savini Salvio (notizie 1580-1609), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), interno, piano primo, salone principale, parete N-E
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bene culturaledecorazione pittorica, ciclo
soggettola Pittura, Supplizio di Marsia, la Musica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00077906
localizzazioneItalia, Umbria, PG, PerugiaNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), interno, piano primo, salone principale, parete N-E
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1575 - 1599 [analisi stilistica; contesto bibliografia]
autoreSavini Salvio (notizie 1580-1609),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiA sinistra, la Pittura come figura femminile assisa: ha i capelli in parte raccolti dalle parti con nastri colorati, e un piccolo sole antropomorfo al di sopra della fronte; porta collana dorata, corpetto azzurro con scoll atura e maniche drappeggiate da gemme incastonate, veste rossa e manto blu ; volge le braccia verso la sua ds e reca nella sn tavolozza e nella ds pe nnello; poggia il piede ds su piramide includente cerchio cornice rettango lare modanata con cimasa sagomata con mascherone e draghi alati, con volut e sui lati su cui poggiano 2 satiri che cavalcano busto femminile, con bas e con festone; include paesaggio rupestre e in primo piano a sn figura di Marsia denudato, legato ad un albero e con volto sofferente e Apollo che c on coltello lo scuoia a ds, la Musica con i capelli raccolti e diadema sul la fronte; ha busto nudo, preziosa collana con 7 diademi, e bracciali dora ti; assisa su veste azzurra, sostiene colla sn viola da gamba e reca nella ds archetto; a ds, putto con spartito.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheUna statua ellenistica proveniente da Pergamo (Roma, Musei Capitolini), co piata fin dal Rinascimento, raffigura il satiro Marsia, abile suonatore di flauto, legato ad un albero, che sta per subire il supplizio, dopo aver o sato sostenere orgogliosamente una sfida musicale con Apollo. La figura, priva delle caratteristiche caprine, fu ripresa nell'iconografia rinascim entale, con una graduale accentuazione dell'aspetto tragico e raccapriccia nte, esasperato in epoca barocca. La scena ribadisce il ruolo di Apollo, dio della poesia e della musica, co me Musagete, connesso al tema generale delle Arti; ha inoltre la stessa va lenza simbolica del quadro precedente con la gara tra il dio e Pan, qui co mpletata dall'allusione alla purificazione spirituale ottenuta spogliandos i del lato esteriore, sensuale e dionisiaco di sé - secondo l'interpretazi one già elaborata dagli umanisti fiorentini del Quattrocento. Nell'alta fascia decorata, che occupa circa un terzo dell'estensione total e delle pareti della sala - aumentata grazie allo sfondamento del soffitto includendovi nell'altezza piano normale e mezzanino-, il ritmo della figu razione è scandito da colonne sui lati N-O e S-E, e da paraste sui lati O ed E, presso le quali sono collocate le monumentali figure femminili. Esse interpretano due tematiche allegoriche differenti ma complementari: sui l ati corti del salone sono rappresentate le virtù che contraddistinguono il Cardinale e il suo illuminato governo; su quelli lunghi, le Arti Liberali del Trivio e del Quadrivio, favorite dall'opera del grande mecenate, cui tributano onore. E' il climax del discorso celebrativo che informa l'inter o programma decorativo della Villa. L'ormai prossimo intervento di restaur o potrà forse ancor meglio chiarirne la portata, restituendo le eventuali iscrizioni incluse nei cartigli o il significato di quelle oggi solo parzi almente leggibili. Potrà inoltre eliminare tutte le alterazioni subite nel tempo da questi affreschi, in particolare quelli della parete di N-E, e r ipristinare l'originario impatto visivo, oggi compromesso dalla sconcertan te nudità della porzione inferiore delle pareti, private del loro rivestim ento originario. Potrà segnare infine un momento forse decisivo nell'ambit o della vicenda attributiva, ormai generalmente orientata sul nome del Sav ini oltre che per le affinità stilistiche con gli affreschi autografi di C ittà della Pieve, anche per l'individuazione di una sigla "SS", oggi confu sa tra le cifre della tavola dell'Aritmetica sulla parete S-O, e di una da ta, 1581, in un particolare della figurazione contigua, attualmente illegi bile (v. Vagaggini, 1985-6, p.97). Ma proprio in ambito attributivo, rimane a nostro avviso da valutare il se gno evidente, come già accennato per alcune grottesche della Villa, di una matrice stilistica finora mai indicata che può invece fornire anche una p lausibile definizione delle origini artistiche e del bagaglio culturale de l Savini. In questo senso, nei relativi studi, viene segnalato un debito f ormativo nei confronti del Circignani (Sapori, 1982, p.55-6), o vengono ev idenziate qualità di derivazione senese -cromatismo, cangiantismo e dissol venze alla Beccafumi- riferite ad un possibile alunnato presso Bernardino Barbatelli (1550-1600). D'altra parte, il soggiorno del Savini a Roma (158 4-90) per l'importante commissione della pala con la "Predica del Battista " per la chiesa di S.Giovanni dei Fiorentini, dove lo aveva introdotto il Circignani, lascia presumere ulteriori contatti con la cultura senese: pro prio il Circignani aveva accanto a sè Cristoforo Roncalli allievo aggiorna to sulle novità senesi e vicino al Casolani. Sono state inoltre rilevate (Sapori, 1993, p.227) analogie linguistiche co lla pittura fiorentina dell'ottavo decennio, con Giovanbattista Naldini (1 537-1591) -al quale era stata attribuita la pala di S.Giovanni dei Fiorent ini, risultata poi invece autografa del Savini- e soprattutto col naldinia no Giovanni Balducci (notizie dal 1580). Ma, come anticipato, un ulteriore elemento va a questo punto indicato, in particolare a proposito delle grandi figure del Salone della Villa. Nel lo ro equilibrio tra monumentalità e sensualità, tra definizione grafica e se nsibilità cromatica, richiamano ancora quella matrice bronzinesca certo ac quisita attraverso una formazione fiorentina influenzata dal grande protag onista del II manierismo fiorentino, Alessandro Allori (1535-1607). Dopo l a morte nel 1572 del maestro Bronzino, e 2 anni dopo del Vasari, è lui ad egemonizzare la scena artistica della corte medicea, continua in OSS - Annotazioni.
committenzaDella Corgna Fulvio cardinale (1575/ 1583)
bibliografiaVasari G.( 1906)v. VII, pp.606-608; Lupattelli A.( 1895); Canuti F.( 1926)pp.275-280; Sapori G.( 1982)pp.27-61
definizionedecorazione pittorica
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
toponimoColle Umberto (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cannistrà A.; Funzionario responsabile: Abbozzo F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tassini A. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tassini A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2001
anno modifica2006
latitudine43.136300
longitudine12.394855

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