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Opera d'arte a Matera

L'opera d'arte altare, a edicola - codice 17 00133389 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalealtare, a edicola
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133389
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Matera
datazionesec. XVIII ; 1735 (ca.) - 1747 (ante) [analisi storica]
ambito culturalebottega Italia meridionale(analisi stilistica)
materia tecnicapietra/ scultura/ pitturaintonaco/ pittura/ marmorizzazionestucco
misurealt. 520, largh. 360, prof. 178,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiAltare a edicola, sopraelevato di un gradino. Paliotto in pietra, dipinto a finto marmo, con al centro decorazioni vegetali in rilievo. Mensa aggettante sorretta da mensole a doppia voluta. Predella a due gradini. Ai lati cornici poligonali, decorate al centro con foglie, affiancate da decorazioni a volute. Alzata definita da pilastri compositi e trabeazione con risalti in corrispondenza degli stessi. Timpano mistilineo spezzato, con al centro edicola (vuota) con cornice rettangolare.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'altare riprende modelli tipici del barocco, cui si ispira l'intero apparato decorativo della chiesa (fondata nel 1563, ma ricostruita nel XVIII sec.). La lapide accanto all'altare della famiglia Malvinni-Malvezzi reca incisa la data del 1735 e parla di una recente ricostruzione della chiesa. Il Nelli, a proposito degli interventi sulla chiesa dei Cappuccini, precisa che le cappelle furono rifatte "alla moderna maniera, benemente adornate di quadri e lavori" ed, in particolare, le tre della navata laterale sinistra furono accomodate a spese dei Frati e di alcuni devoti. Non riporta date precise sull'evento, ma si limita a dire che i lavori di ricostruzione della chiesa non sarebbero stati ultimati senza i finanziamenti dell'arciprete Leonardo La Greca e che tutte le cappelle furono rifatte prima della sua morte (avvenuta secondo il Nelli nel 1746, secondo il Volpe nel 1749, in base al registro defunti nel 1747) (Ventura F., 1968-1969, p.297). Poichè secondo il Copeti nel 1740 la chiesa era "caduta" e fu ricostruita a spese dell'arciprete La Greca, con suppliche del Procuratore Donato Domenico Enselmi (Copeti A., 1982, p.276), non è da escludere che l'altare abbia subito diversi interventi tra 1735 e 1747. Nell'inventario del 1862, su questo altare risultavano, tra le varie cose, dieci candelieri di diverse dimensioni, in parte dorati, in parte argentati (art.2°), e un quadro ad olio rappresentante la Madonna degli Angioli (art.3°), al posto del quale oggi vi è un dipinto su cartone, di recente fattura, raffigurante al centro, tra due palme, San Giuseppe con Gesù Bambino in braccio.
committenzaFrati Minori Cappuccini e devoti (sec. XVIII/ secondo quarto)
bibliografiaFesta F.( 1875)pp.116-117; p.139; Ventura F.( 1969)pp.293-301; Gattini G.( 1970)p.195; p.205; Contillo E.( 1975)pp.99-101; Volpe F.P.( 1978)pp.241-243; Morelli M.( 1980)p.123; p.146; pp.148-149; Copeti A.( 1982)p.259; p.276; Bernardi F.( 1985)pp.257-258;
definizionealtare, a edicola
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fragasso L.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/Vizziello C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2006

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