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| bene culturale | dipinto, opera isolata | 
| titolo | Venere della tartaruga | 
| soggetto | Venere | 
| tipo scheda | OA_3.00 | 
| codice univoco | 01 00350965 | 
| localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 | 
| contenitore | palazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda | 
| datazione | sec. XVI metà; 1545 (ca)  - 1555 (ca) [bibliografia] | 
| autore | Siciolante Girolamo detto Siciolante Girolamo da Sermoneta (1521/ 1575), | 
| materia tecnica | tela/ pittura a olio | 
| misure | cm, alt. 182, largh. 94.5, | 
| condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali | 
| dati analitici | DIPINTO su tela. CORNICE a listello con battuta a golaSOGGETTI PROFANI. PERSONAGGI: Venere. ANIMALI: tartaruga. ARCHITETTURE | 
| notizie storico-critiche | L'opera faceva parte della collezione dell'industriale piemontese Riccardo Gualino (Biella   1879 - Firenze 1964). A seguito del notevole apprezzamento ricevuto con l'esposizione di   parte della sua collezione in Galleria Sabauda nel 1928, due anni dopo Gualino  decise di   donare alla Galleria una cospicua parte di tali opere, fra cui questo dipinto. Nel 1933, insieme   ad altre 48 opere, venne inviato in temporaneo deposito alla sede dell'ambasciata italiana a   Londra in  Grosvenore Square, dove venne collocato al primo piano nella sala da ballo ('Dagli   ori antichi' 1982, p. 40). Tornato in Italia per una esposizione temporanea a Roma nel 1945, il   dipinto rimase a Londra fino al 1958, quando insieme alle altre opere ex-Gualino rientrò   finalmente a Torino.  Attribuita tradizionalmente a Sebastiano del Piombo, l'opera viene   collocata nel periodo veneziano del Luciani per il colore giorgionesco e la monumentalità   classica della composizione da Venturi (1928), che la accosta alla figura della vera madre nel   'Giudizio di Salomone' allora nella collezione Bankes di Kingston Lacy. Dubbi nei confronti di   tale attribuzione sono avanzati già da Gombosi (ad vocem "Piombo fra Sebastiano", in   "Thieme-Becker Kunstlerlexikon, Lipsia 1933, XXVII, p.74) e da Dussler ("Sebastiano del   Piombo", Basilea 1942, p. 146), mentre Federico Zeri (1951) l'ha assegnata a Gerolamo   Siciolante da Sermoneta, allievo di Perin del Vaga, accostandola fra l'altro alla 'Pazienza'   della Galleria Palatina di Firenze che però è da riferirsi a Giorgio Vasari. Concorda con tale attribuzione, Noemi Gabrielli   (1971) che fa notare come dalle indagini radiografiche sia emerso il fatto che volto della dea è una ridipintura   settecentesca che cela quello originale frontale e allungato. Invece Hunter (1996) espunge l'opera dal catalogo di Siciolante, dandola ad anonimo. Nonostante l'importante ridipintura costringa a una certa cautela, il dipinto sembra riferibile all'artista o quantomeno al suo ambito, sulla base del confronto con opere sicuramente autografe come la pala di San Martino Maggiore a Bologna e il nudo femminile nella Pinacoteca Capitolina di Roma, opere databili alla fine del quinto decennio. | 
| altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino | 
| bibliografia | Venturi, Lionello(	1926); Venturi, Lionello(	1928); Zeri, Federici(	1951)pp. 148-149; Gabrielli, Noemi(	1959)p. 26; [Gabrielli, Noemi](	1961)p. 60; Gabrielli, Noemi(	1965)p. 31; Gabrielli, Noemi(	1971)p. 230 n. 679; Hunter, John(	1996)p. 255 n. C-30 | 
| definizione | dipinto | 
| regione | Piemonte | 
| provincia | Torino | 
| comune | Torino | 
| indirizzo | via XX Settembre, 86 | 
| ente schedatore | S67 | 
| ente competente | S67 | 
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Capretti, Elena; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCaldera, Massimiliano | 
| anno creazione | 2012 | 
| latitudine | 45.073139 | 
| longitudine | 7.684548 |