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Opera d'arte Testa di San Gerolamo di Bevilacqua Giovanni Ambrogio detto Liberale (notizie 1481-1502), a Milano

L'opera d'arte Testa di San Gerolamo di Bevilacqua Giovanni Ambrogio detto Liberale (notizie 1481-1502), - codice 03 00097730 di Bevilacqua Giovanni Ambrogio detto Liberale (notizie 1481-1502), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito
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bene culturaledipinto, frammento
titoloTesta di San Gerolamo
soggettoSan Girolamo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00097730
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito
datazionesecc. XV/ XVI ; 1495 (ca.) - 1505 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreBevilacqua Giovanni Ambrogio detto Liberale (notizie 1481-1502),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 19.6, largh. 17,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: San Girolamo.
notizie storico-criticheIl frammento faceva parte, insieme al "Dio Padre" di una tavola più ampia: il "Dio Padre" era posto nella zona superiore e il "San Gerolamo" occupava probabilmente nella zona intermedia. I nimbi sono realizzati in stucco con tracce d'oro ed incisioni. I due ovali risultano citati nei più antichi inventari (numeri 36, 37 e 38) della galleria Melzi (1802 e 1809) con un terzo frammento, pure ovale, raffigurante "ritratto di vescovo" con l'attribuzione al Bergognone. Successivamente, in casa Melzi d'Eril - Barbò, essi risultano riuniti in un'unica cornice insieme ad altri due santi (San Martino e Sant'Ambrogio), ora in ubicazione sconosciuta, attribuibili tramite confronto fotografico allo stesso Bevilacqua.Nonostante le vecchie attribuzioni al Bergognone, le due figure sono state attribuite dal Carotti (in "Capi d'arte appartenenti a S.E. Joséphine Melzi d'Eril Barbò, Milano 1901)al Bevilacqua in base al confronto con la "Madonna con Bambino con il Padre Eterno in gloria e Angeli (Dresda, Pinacoteca).Le due tavolette furono acquistati nel 1942 da Vittorio Cini, presso la cui collezione furono viste da Berenson (che le attribuiva a Foppao al Butinone), da Federico Zeri (che le attribuiva a Ambrogio De Predis), e da Longhi (che le attribuiva al Maestro della Pala Sforzesca); Mauro Pelliccioli infine suggeriva un'attribuzione a Cristoforo o Gherardo Scotti.L'attribuzione ad Ambrogio Bevilacqua è di Vertova (" A Dismembered Altar piece and Forgotten Master, I e II, in "The Burlington Magazine", CXI, 1969, nn. 791 e 792, pp. 70 - 79; 112 - 121), sulla scorta di quanto già suggerito da Carotti.
altra localizzazioneluogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano; luogo di collocazione successiva: Veneto, VE, Venezia
altre attribuzioniAmbrogio da Fossano detto Bergognone (inv. Galleria Melzi)Foppa Vincenzo (Berenson, 1968)De Predis Ambrogio (Zeri, inventario Cini)Scotti Cristoforo (Pelliccioli)Maestro della Pala Sforzesca (Longhi e Fototeca collezione Cini)
bibliografiaPinacoteca Brera( 1988)v. I, p. 114, n. 91
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Faraoni M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1999
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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