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Opera d'arte Rammendatrice ungherese di Perlmutter Iszák (Budapest 1866 / ivi 1932), a Roma

L'opera d'arte Rammendatrice ungherese di Perlmutter Iszák (Budapest 1866 / ivi 1932), - codice 12 00490932 di Perlmutter Iszák (Budapest 1866 / ivi 1932), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario dell'Unità d'Italia - Le presenze straniere
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloRammendatrice ungherese
soggettoFigura femminile in un interno
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00490932
localizzazioneRM, Romaviale delle Belle Arti n.131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario dell'Unità d'Italia - Le presenze straniere
datazioneXX ; 1906 (ca.) - 1906 (ca.) [data]
autorePerlmutter Iszák (Budapest 1866 / ivi 1932),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 90, largh. 75,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiDonna di spalle in costume ungherese seduta e intenta a cucire in una stanza nella quale sono visibil delle camicie, due vasi di fiori e numerosi oggetti. La parete di fondo è caratterizata da una finestra con tendine e ornata con alcuni piccoli dipinti.
notizie storico-criticheIl dipinto appartiene al periodo successivo al rientro dell'artista in Ungheria (1903), dopo il soggiorno parigino (1892-1895) e quello olandese (1896-1903), durante i quali aveva assimilato la lezione impressionista, il verismo millettiano e il crepuscolarismo delle scuole dell'Aja e di Amsterdam. In Ungheria entrò insieme ad altri pittori ungheresi della sua generazione in una società d'artisti che si proponevano di svecchiare e rinnovare l'arte magiara, soprattutto secondo i canoni francesi e tedeschi. Perlmutter si dedicò prevalentemente alla ripresa della vita quotidiana e domestica dei contadini magiari, con un'attenzione particolare agli effetti luminosi e ai forti contrasti di colori. L'opera della GNAM s'inserisce in questo contesto insieme a dipinti come "Contadini ungheresi" e "Interno ungherese", nelle quali l'artista esaspera l'effetto decorativo degli interni attraverso stesure larghe e corpose a tocchi brevi e veloci.L'opera è nota anche con altri titoli: "Donna che rammenda" ("Emporium"), "Vecchia donna" (cat. esp. Venezia 1910), "Vecchietta" (cat. esp. Roma 1911).
bibliografiaIX Esposizione Internazionale di Venezia( 1910)p.357; Esposizione Internazionale di Belle Arti( 1911)p.287; Pica( 1913); Mostra d'Arte Ungherese( 1928)p.48 n.116; Fleres( 1932)p.27; Cambedda( 1980)p. 138 s.n.; Lafranconi( 2005)p. 61 n. 2.11
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale delle Belle Arti n.131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Capodieci L.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.
anno creazione1996; 2011
latitudine41.916136
longitudine12.482598

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