| notizie storico-critiche | Il dipinto è documentato nel 1927 al secondo piano nobile, nell' Anticamera dell' "Alloggio già Princ. Eugenio (59) (ora Dame)", ma non è stato identificato con certezza negli inventari precedenti a causa dell'assenza di altri numeri e della genericità delle descrizioni.La tela, intitolata "Messa dei primi tempi cristiani", fu realizzata nel 1847 da Giuseppe Camino insieme a la "Predicazione di san Giovanni Battista", conservata anch'essa ad Aglié, ed entrambe "mostrano un indiscutibile legame con il d'Azeglio e richiamano, nel rapporto tra il paesaggio e le figure coralmente raggruppate in centro, la familiarità con l'impostazione scenica" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. III p. 1414 ). Giuseppe Camino (Torino 28 ottobre 1818 - Caluso (TO) 26 febbraio 1890), allievo della scuola di disegno dell'Accademia Albertina di Torino, definì il suo linguaggio pittorico in materia di paesaggio con un soggiorno nelle campagne romane e napoletane, aggiornandosi poi con esempi nordici conosciuti durante alcuni viaggi a Parigi, Ginevra e Londra. Notevole è la sua attività espositiva: alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino presentò 160 dipinti dal 1842 al 1892, a quelle di Genova 62 opere dal 1851 al 1886, Firenze 40 tele dal 1855 al 1886, Napoli 7 dipinti dal 1864 al 1874 e al Circolo degli artisti di Torino, di cui fu uno dei fondatori, dal 1863 al 1875. L'opera in esame fu commissionata dalla vedova Maria Cristina, moglie di Carlo Felice, nel 1846 e presentata alla VI esposizione della Promotrice di Torino del 1847 con cat. n. 68 e titolo "Messa dei primi tempi cristiani, in una foresta" (cfr. catalogo della mostra, Torino 1847, p. 11). Il pittore ricevette un pagamento di £. 800 "ammontare del prezzo convenuto del quadro statogli commesso per conto di S. M. la Regina da S. E. il Sig. Conte Di Colobiano Cav. D'Onore e Gran Mastro della Casa della prelodata M. S. rappresentante "una Messa dei Primi tempi Cristiani in una foresta" avendo il med.mo eseguito tutti gli obbligi assuntosi in proposito con Sottomissione delli 15 Giugno 1846 come risulta da dichiara rilasciata dal Sig. Professore Palmieri, quale si manda inserire a c.ta 480 del Vol. 1° Note 1847" (cfr. Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, sal. A/55, reg. n. 613 Mandati d'Uscita 1847, mandato n. 243 del 27 luglio 1847, p. 106).Nel castello di Agliè si conservano altre opere di Camino, due nella stessa Galleria verde, alcune delle quali furono esposte insieme a questa in occasione della mostra "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861" del 1980.Per ulteriori notizie biografiche e confronti si rimanda a E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. III p. 1414 e v. II cat. n. 795, 812-815; A. Mistrangelo, "Giuseppe Camino", Torino 1981, ill. 78 "Paesaggio con laghetto" 1866; voce biografica di A. Casassa in "La pittura in Italia. L'Ottocento", Milano 1990, vol. II p. 727; Eraldo Bellini, "Pittori piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento", Torino 1998, pp. 81-83; Giuseppe Luigi Marini, "Il valore dei dipinti dell'Ottocento e del primo Novecento", XIX edizione 2001-2002, Torino 2001, p. 164; Piergiorgio Dragone, "Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865", Torino 2001 pp. 15, 140, 178, 191-192, 215, 270 e 318 di Canestrini E. |
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