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Opera d'arte L'età del bronzo di Rodin Auguste (Parigi 1840 - Parigi 1917), a Roma

L'opera d'arte L'età del bronzo di Rodin Auguste (Parigi 1840 - Parigi 1917), - codice 12 00489169 di Rodin Auguste (Parigi 1840 - Parigi 1917), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario.
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bene culturalescultura, opera isolata
titoloL'età del bronzo
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00489169
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala espositiva - Sala 18 Roma 1911. L'anno del Cinquantenario.
datazioneXIX ; 1875 (ca.) - 1877 (ca.) [bibliografia//documentazione//analisi stilistica]
autoreRodin Auguste (Parigi 1840 - Parigi 1917),
materia tecnicabronzo
misurealt. 174, largh. 42, prof. 42,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticifigura maschile in piedi, il braccio destro piegato sopra la testa, il braccio sinistro piegato con la mano all'altezza della testa, la gamba destra leggermente piegata
notizie storico-criticheIl modello in gesso, eseguito a Bruxelles tra la fine del 1875 e l'inizio del 1877, venne esposto nel 1877 presso il Cercle artistique di Bruxelles con il titolo "Le Vaincu" dove provocò un'accesa polemica. Rodin venne accusato di aver utilizzato calchi dal vivo e dovette giustificarsi presentando al comitato organizzatore le fotografie dell'opera in lavorazione e il modello, Auguste Neyt, giovane soldato dell'esercito belga (cfr. F. V. Grunfeld, Rodin. A Biography, London 1987, pp.98 - 106). L'accusa gli venne ripetuta l'anno seguente, alla partecipazione dell'opera al Salon del 1878, e solo 3 anni dopo egli riuscì a provare la sua buona fede (cfr. Le Normand-Romain 2001, n. 27). Dopo questo esordio, l'opera ebbe comunque molto successo, tanto che ne furono realizzati 53 esemplari in bronzo (cfr. comunicazione epistolare di J. Le Blay, del Musée Rodin di Parigi a E. di Majo, Gnam, del 22 agosto 1995). In seguito lo scultore cambiò il titolo in quello attuale, mentre all'esposizione al Pavillon de l'Alma nel 1900, l'opera s'intitolava "L'homme qui s'éveille". L'esemplare in esame fu venduto da Rodin per intermediazione di Ugo Ojetti dopo la prima Secessione romana del 1913, e fu fuso da Rudier nel marzo del 1914, 22° esemplare di questo soggetto. Tra gli altri esemplari noti (circa 40) si ricordano: il modello originale in gesso: Parigi, Musée Rodin (cfr. R. Crone, S. Salzmann, Rodin. Genius Rodin Eros und Kreativitat, Munchen 1991, p. 9, fig.); il primo esemplare in bronzo: Parigi, Musée d'Orsay, inv. RF 676 (cfr. Musée d'Orsay. Catalogue sommaire illustré des sculptures, Paris 1986, p. 232); una versione in bronzo: Parigi, Musée Rodin, inv. S. 986 (cfr. J. Vilain, Rodin, in "Beaux Arts, I Grandi Musei", p. 30, fig).
bibliografiaSeconda Esp. Internaz. d'Arte della "Secessione"( 1914)p. 41 n. 44; Piroli( 1917)p. 73; Colasanti( 1923)p.185; Fleres( 1932)pp.14, 28, 53; Bucarelli( 1973)pp. 57, 160; Le Normand-Romain( 2001)p. 48 n. 27; Da Puvis de Chavannes a Matisse e Picasso( 2002)p.
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Borghese D.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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