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Opera d'arte Genova di Caffi Ippolito (Belluno 1809 - Lissa 1866), a Roma

L'opera d'arte Genova di Caffi Ippolito (Belluno 1809 - Lissa 1866), - codice 12 00489388 di Caffi Ippolito (Belluno 1809 - Lissa 1866), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloGenova
soggettopaesaggio
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00489388
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, depositi
datazioneXIX ; 1853 - 1853 [data]
autoreCaffi Ippolito (Belluno 1809 - Lissa 1866),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 65.5, largh. 99.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiveduta di Genova dalla collina di Granarolo con figure inprimo piano
notizie storico-criticheIl dipinto in esame, raffigurante una veduta della città e del porto di Genova visti dall'alto, rappresenta una replica, o meglio una versione, di quelle vedute del capoluogo ligure che Caffi dipinse durante i diversi soggiorni nella città tra il 1849 ed il 1953, a partire dal "Panorama di Genova" (1849, Venezia, Galleria d'Arte Moderna, Ca' Pesaro). Rispetto a quest'ultimo, che ne rappresenta certamente il prototipo, la versione della galleria sembra più prossima alla veduta della Galleria d'Arte Moderna di Genova, datata 1850, ripresa dal medesimo punto di vista fra la collina degli Angeli di Granarolo e il santuario di San Francesco di Paola. Identico in entrambi i dipinti, è il desiderio di cogliere le variabili dell'effetto della luce in uno stesso spazio in momenti diversi, motivo che aveva guidato la poetica del vedutismo e del paesaggio di Caffi e che portava l'artista a prestare massima attenzione non solo alla topografia della città, derivata dalla sua formazione di pittore prospettico, ma anche alle variazioni atmosferiche nelle diverse ore del giorno e nelle diverse stagioni. Tuttavia, la veduta del 1853 appare un'opera che presta maggiore cura, rispetto alle altre, alla resa atmosferica - la leggera foschia che copre come un velo rosato la veduta, la linea dell'orizzonte che sfuma nel cielo che occupa due terzi della tela, dominato dalla grande nuvola - dilatando l'impaginazione in senso orizzontale e allargando lo sguardo ad una visuale panoramica e ampia, al contrario di quella genovese il cui punto di vista è leggermente più ravvicinato; inoltre il dipinto della Galleria Nazionale d'Arte Moderna differisce stilisticamente anche dalla veduta di Ca' Pesaro del '49, dall'andamento più orizzontale e panoramico, e una maggior cura del dettaglio topografico. Dal confronto tra le due opere, infatti, risulta evidente come nella prima sia evidente quella sintesi tra veduta topografica e paesaggio romantico peculiare del pittore bellunese, totalmente assente nella seconda.
altra localizzazioneprovenienza: Rm, Roma
bibliografiaBucarelli( 1957)p.377; Pittaluga( 1971)pp.65, 87, n.33; Bucarelli( 1973)pp.29, 131; Frangioni( 2006)n.54, pp. 236-237; Di Majo( 2006).4.3, p. 137.
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Biscaglia M.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Piccioni, M.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti, S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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