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Opera d'arte Frutti di Scatizzi Sergio (1918/), a Firenze

L'opera d'arte Frutti di Scatizzi Sergio (1918/), - codice 09 00342106 di Scatizzi Sergio (1918/), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri
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bene culturaledipinto
titoloFrutti
soggettonatura morta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00342106
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri
datazionesec. XX ; 1966 - 1966 [documentazione]
autoreScatizzi Sergio (1918/),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 51, largh. 70,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Frutti.
notizie storico-criticheSergio Scatizzi si avvicina al mondo dell'arte frequentando l'ambiente romano, particolarmente attratto dai lavori di Mario Mafai e di Antonietta Raphael e dalle mostre realizzate alla galleria "La Cometa", dove poté vedere artisti stranieri quali Soutine, Ensor ma anche italiani come Stradone o Scialoja. Alcuni viaggi a Parigi lo portarono in stretto contatto con l'Informale; attratto da artisti diversi, soprattutto De Pisis e Fautrier, non aderì mai comunque ad alcun gruppo, rendendo difficile la sua collocazione in un ambito rigorosamente definito. Il suo appare così un linguaggio estremamente coerente, per il quale si è parlato di impressionismo o di naturalismo informale, vicino, seppure nelle sue peculiarità, a quello di Morlotti. `Natura morta' del 1966 costituisce un esempio del caratteristico modo espressivo di Scatizzi, il quale procede sempre senza disegno, modellando "il colore (...) come una massa fluida od elastica che deve assumere nella stesura stessa uno spessore ed un movimento tridimensionale, esaurire la visualità senza mediazioni o transizioni". I frutti rappresentati nel quadro appaiono allora quasi scultorei, arricchiti da una partecipazione che li rende parte integrante e significativa di un modo di vedere la realtà nel suo complesso anche attraverso piccoli frammenti che ne sono parte costitutiva. L'artista mostra una profonda intimità con la natura, che non si limita alla scelta di soggetti tratti dal mondo naturale, ma che, attraverso la costruzione, per lo più di andamento orizzontale, e la profonda attenzione alla dislocazione degli oggetti,nonché dei rapporti luce-ombra, identifica l'oggetto "con l'elaborazione pittorica, tanto perentoria, per cui questa non può mai scadere dal ruolo di protagonista, e tanto meno essere inosservata o secondaria" (Ragghianti, 1982, p. 10). `Natura morta' del 1966, vinse il Premio del Fiorino nel 1967, divenendo di proprietà dell'Unione Fiorentina, che ne fece dono, come consueto, alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze.
bibliografiaXVIII Mostra( 1967)p. 108; Baldini U.( 1967); XIX Premio( 1969)pp. 101-105; Santini P. C.( 1971); Ragghianti C. L.( 1982)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Natalini A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1997
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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