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Opera d'arte velo della Veronica di Allegri, Antonio detto Correggio (1489 ca./ 1534), a Torino

L'opera d'arte velo della Veronica di Allegri, Antonio detto Correggio (1489 ca./ 1534), - codice 01 00351272 di Allegri, Antonio detto Correggio (1489 ca./ 1534), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettovelo della Veronica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00351272
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVI primo quarto; 1500 (post) - 1524 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreAllegri, Antonio detto Correggio (1489 ca./ 1534),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 35, largh. 44,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa tavoletta presenta a tutto campo il volto di Cristo impresso sul sudario biancoSoggetti sacri. Personaggi: Cristo; Attributi: corona di spine. Oggetti: velo della Veronica
notizie storico-criticheLa piccola tavola venne acquistata per la Galleria Sabauda da Roberto d'Azeglio dall'antiquario e pittore Angelo Boucheron, negli anni 1842-1843, come opera di Correggio. L’attribuzione al pittore o alla sua scuola fu mantenuta nei cataloghi storici della Galleria. Il dipinto deriva dalla composizione di Correggio della National Gallery di Londra (resa nota anche attraverso un’incisione di Agostino Carracci – D. Ekerdijan 1997, pp. 154-156, 163-166, 168-270). L'opera fu copiata in epoca antica in vari esemplari, tra cui quello che oggi si conserva presso la collezione Mildway-White di Plymouth, in Inghilterra (Lapenta, in Morselli, 2002, pp. 150, 213-214. L'iconografia del Cristo coronato di spine fu molto usata nella scuola correggesca, sia nella accezione dell'Ecce Homo, sia nel Volto di Cristo della Veronica. Si riscontrano indubbie affinità stilistiche tra il dipinto torinese, quello del Getty Museum di Los Angeles e l'Ecce Homo di Plymouth. Quest’ultimo è molto probabilmente una copia da Correggio fatta fare nel 1602 da Giuliano Dieciaiuti, agente per i Gonzaga a Firenze, da un'originale della collezione di Lorenzo Salviati. Esso consente anche di verificare alcune affinità formali (come la ripresa identica della corona di spine, conformata nello stesso modo in entrambi i dipinti), che potrebbero confermare che l’opera torinese appartenga alla scuola di Correggio.
altra localizzazioneluogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino
bibliografiaCallery, J. M.( 1859)p. 166; [Vico, Giovanni]( 1866)p. 21; Jacobsen, Emil( 1897)p. 128; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 61; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 63; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 14; Gabrielli, Noemi( 1965)p. 21; Gabrielli, Noemi( 1
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Piccinelli, Roberta; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithLanzoni, Alessandra
anno creazione2012
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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