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Opera d'arte Sposalizio di Maria Vergine di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553), a Venezia

L'opera d'arte Sposalizio di Maria Vergine di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553), - codice 05 00123594 di De Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Fondazione "Giorgio Cini", NR (recupero pregresso), Fondazione "Giorgio Cini", chiostro del Buora, sala del Capitolo, parete di fondo
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bene culturaledipinto
soggettoSposalizio di Maria Vergine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00123594
localizzazioneItalia, Veneto, VE, Venezia, Isola di San Giorgio MaggioreNR (recupero pregresso)
contenitoreconvento, Fondazione "Giorgio Cini", NR (recupero pregresso), Fondazione "Giorgio Cini", chiostro del Buora, sala del Capitolo, parete di fondo
datazionesec. XVI terzo quarto; 1555 - 1555 [bibliografia]
autoreDe Pitati Bonifacio detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 199, largh. 134,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiDipinto centinato a olio su tela con sottile cornice dorata. Personaggi: Sacerdote; Maria; Giuseppe. Comparse: Uomini; Donne; Committenti. Edificio: Arcata; Gradini. Oggetti: Lampada. Al centro, cirondati da diversi uomini e donne, sopra i gradini di un edificio ad arcate, dale quali pende una lampada, il Sacerdote benedice le mani unite di Maria e di Giuseppe. In primo piano due personaggi a mezzo busto.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Contarini, Posizione: sul gradino, primo stemma da sinistra, Descrizione : Bande oblique gialle e blue alternate., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Donà, Posizione: sul gradino, secondo stemma da sinistra, Descrizione : metà superiore: tre rose rosse su campo bianco. metà inferiore: bande orizzontali bianche e rosse alternate., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Bondumier, Posizione: sul gradino, terzo stemma da sinistra, Descrizione : metà superiore: banda trasversale bianca su fondo blue. metà inferiore: banda trasversale blu su fondo bianco., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Pisani, Posizione: sul gradino, quarto stemma da sinistra, Descrizione : Due metà divise obliquamente: a sinistra bianco, a destra verde., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Priuli, Posizione: sul gradino, quinto stemma da sinistra, Descrizione : metà superiore rossa; metà inferiore a bande verticali alternate blue e gialle., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: stemma gentilizio Miani, Posizione: sul gradino, sesto stemma da sinistra, Descrizione : metà superiore: rosa oro in campo verde. metà inferiore: Bande orizzontali alternate ed uguali rosse e bianche.,
notizie storico-criticheEra assieme ai nn.104; 403 del Catalogo Moschini Marconi (1962, vol. II) e a "La Fede e la Carità" ora perduto. I committenti furono (tra parentesi le date di durata della carica): Pietro Francesco Contarini (08/08/1552-07/12/1553), Giovanni Bondumier (28/07/1552-27/09/1553) e Girolamo Priuli (11/09/1552-19/05/1554). Gli stemmi più in grandi, che coprono gli originali, copiati in basso furono aggiunti, con la data 1592, da Natale Donà(1592), Giorgio Pisani (1591). Marcantonio Miani. Le figure maschili a mezzo busto in basso potrebbero essere state aggiunte in questa epoca. Le guide lo indicano come di Bonifacio. Per il Ludwig (1901, p.V) è una copia da Bonifacio eseguita da uno scolaro del Tintoretto. La Westphal (1931, p.125, n.144) sarebbe della bottega di Bonifacio, sebbene di epoca tarda e i due ritratti in primo piano sarebbero stati aggiunti da un artista dell'ambito del Tintoretto. La Moschini Marconi (1962, vol. II, p.64, n.107) scrive che "gli elementi bonifaceschi hanno scarsa evidenza, [il dipinto] non sembra contenere aggiunte e l'aspetto tondo dei due ritratti va abbastanza d'accordo con altri particolari...". G. T. Faggin ("Arte Veneta", 1962, p.89) lo ritiene della bottega di Bonifacio.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Italia, Veneto, VE, Venezia, sestiere di S. Polo; luogo di provenienza: Austria; luogo di provenienza: Italia, Veneto, VE, Venezia, Dorsoduro
committenzaContarini P. F./ Bondumier G./ Priuli G. (1555)
bibliografiaBoschini M.( 1664)268; Boschini M.( 1674)(S. Polo) 18; Ceresole V.( 1867)88; Ludwig G.( 1901)V; Ludwig G.( 1902)41-43; Fiocco G.( 1919)nø50; Westphal D.( 1931)125, n. 41; Moschini Marconi S.( 1962)Vol. II, p. 64, n. 107; Faggin G. T.( 1962)(Arte Veneta) 8
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
localitaIsola di San Giorgio Maggiore
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS72
ente competenteS101
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mandelli V.; Funzionario responsabile: Gramigna S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Daniele M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1991
anno modifica2006
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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