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Opera d'arte scarabeo di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), a Firenze

L'opera d'arte scarabeo di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), - codice 09 00745732 di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalearchitrave di porta
soggettoscarabeo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00745732
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVIII ; 1796 (ca) - 1796 (ca) [bibliografia; documentazione]
ambito culturalebottega fiorentina, realizzazione(analisi stilistica)
autoreManetti Giuseppe (1762/ 1817),
materia tecnicapietra arenaria/ scultura
misurecm, alt. 60,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiArchitrave in pietra decorato da uno scarabeo egizio a rilievo.Animali: scarabeo.
notizie storico-criticheL'architrave sovrasta la porta di accesso alla cosiddetta "Piramide", in realtà una ghiacciaia. La costruzione dell'edificio, che andò ad inglobare la precedente struttura a forma di capanna (cfr. ASF, Possessioni 1533, a. 156, G. Manetti, "Progetto per una nuova conserva del ghiaccio in forma di piramide"; in Rinaldi 1995, p. 86 fig. 48 e tav. XIV), rientra nel programma di ristrutturazione del Parco delle Cascine attuata sotto Pietro Leopoldo e Ferdinando III Lorena a partire dagli anni Ottanta del Settecento, e di cui fu incaricato Giuseppe Manetti. L'architetto propose diverse varianti per la porta di accesso (ASF, Possessioni 1535; in Rinaldi cit., pp. 86-88 figg. 49-52) e la soluzione finale, con il rilievo raffigurante lo scarabeo alato simbolo di Osiris, il "Khepri", accentua ulteriormente il carattere egizio della struttura. Anche in questo caso il progetto del Manetti nasconde una fitta rete di significati allegorici di stampo illuministico-massonico (cfr. Ibidem, pp. 85-90; Maresca 2008, p. 57; Trotta 2011, pp. 136-207) direttamente legata alla committenza granducale (i Lorena erano vicini alla massoneria), in primis per la sua forma e i suoi riferimenti al mondo dell'antico Egitto, a cui la massoneria guardava come fonte di ispirazione. Secondo questo sottile percorso simbolico-allegorico, il parco risulta quindi diviso idealmente in quattro settori corrispondenti alle stagioni, la cui alternanza indica lo scorrere della vita e il percorso terreno dell'anima dalla nascita fino al ritorno nei cieli della 'ragione'. Il settore dove sono ubicate sia la Fonte del Narciso che la ghiacciaia corrisponde all'inverno ed ha l'acqua come elemento protagonista. Nel caso della ghiacciaia, la forma fu direttamente suggerita dal Granduca Ferdinando III e non a caso in altri giardini massonici francesi (Desert de Retz e Mauperthuis) vi erano edifici piramidali. Lo scarabeo, così come per Narciso, è ancora una volta simbolo della 'putrefatio', a cui segue però la resurrezione: egli è infatti identificato con il sole nascente perché nel compiere il tragitto per deporre il proprio seme, segue lo stesso percorso del sole.
committenzaAsburgo Lorena Ferdinando III Granduca (1796)
bibliografiaRinaldi A.( 1995)pp. 85-90; Maresca P.( 2008)p. 57; Trotta G.( 2011)pp. 136-207
definizionearchitrave di porta
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Palmeri M.; Funzionario responsabile: Sframeli M.Bisceglia A.
anno creazione2012

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