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Opera d'arte Sant'Agnese di Bonaiuti Andrea detto Andrea da Firenze (notizie dal 1346/ 1379), a Firenze

L'opera d'arte Sant'Agnese di Bonaiuti Andrea detto Andrea da Firenze (notizie dal 1346/ 1379), - codice 09 00282059 - 1 di Bonaiuti Andrea detto Andrea da Firenze (notizie dal 1346/ 1379), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
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bene culturalevalva di dittico, a sinistra
soggettoSant'Agnese
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00282059 - 1
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
datazionesec. XIV ; 1365 (ca) - 1370 (ca) [bibliografia]
autoreBonaiuti Andrea detto Andrea da Firenze (notizie dal 1346/ 1379),
materia tecnicatavola/ pittura a temperaoro/ punzonatura
misurecm, alt. 66, largh. 28,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Sant'Agnese. Attributi: (Sant'Agnese) palma del martirio; agnello. Abbigliamento.
notizie storico-criticheLe due tavolette riunite oggi a formare un dittico costituivano più probabilmente parte di un complesso decorativo più ampio, come sembrerebbe tra l'altro confermare il dislivello dei due pavimenti. Giunsero agli Uffizi con un acquisto fatto dallo Stato italiano presso l'ospedale di S. Maria Nuova a Firenze nel 1900. Passarono subito alla Galleria dell'Accademia. Mario Salmi nel 1913 le definì opera di un pittore orcagnesco in rapporto con Giovanni da Milano. la restituzione ad Andrea Bonaiuti si deve a Berenson nel 1932 ed è stata generalmente accolta dalla critica successiva. La critica più recente insiste particolarmente sull'influenza senese e la Skerl del Conte arriva persino a ipotizzare una possibile attribuzione ad un collaboratore senese del Bonaiuti, identificabile, secondo la studiosa, con Iacopo di Mino del Pelliccaio. Nella scheda del recente catalogo dell'Accademia il Tartuferi ribadisce che le caratteristiche stilistiche delle due tavolette sono da mettere in relazione con la pittura fiorentina del terzo quarto del Trecento che si confronta non solo con Giovanni da Milano ma anche con la tendenza giottesca rappresentata da Maso, Stefano e Giottino, per la raffinatezza disegnativa e pittorica. Alla scheda si rimanda per una esaustiva nota bibliografica.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Montespertoli, Montegufoni; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaSalmi M.( 1913)p. 210 n. 5; Berenson B.( 1932)p. 11; Meiss M.( 1951)p. 47; Mostra arte( 1961)p. 357; Dizionario biografico( 1960-)v. III p. 84; Marcucci L.( 1965)pp. 97-98; Boskovits M.( 1975)pp. 33, 278; Offner R.( 1981)p. 63; Bonsanti G.( 1987)p. 66; En
definizionevalva di dittico
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006; 2006
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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