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Opera d'arte Salomone e la regina di Saba di Preti Mattia detto Cavalier Calabrese (1613/ 1699), a Carpi

L'opera d'arte Salomone e la regina di Saba di Preti Mattia detto Cavalier Calabrese (1613/ 1699), - codice 08 00233902 di Preti Mattia detto Cavalier Calabrese (1613/ 1699), si trova nel comune di Carpi nella provincia di Modena sita in palazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
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bene culturaledipinto
soggettoSalomone e la regina di Saba
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00233902
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Carpipiazzale dei Martiri, 68
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
datazionesec. XVII metà; 1640 - 1660 [bibliografia]
autorePreti Mattia detto Cavalier Calabrese (1613/ 1699),
materia tecnicacarta telata/ pittura a olio
misurecm., alt. 146, largh. 198,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Carpi
dati analiticiLa scena si svolge entro un loggiato a colonne che fanno da quinta scura sul fondo, aperto verso un cielo denso di nubi. In primo piano è la tavola imbandita, con tovaglia bianca ricamata di violetto in basso, a cui si avvicina un paggetto nero; vicino a lui due grandi anfore in metallo prezioso, ansate e cesellate. Sulla sinistra siede Salomone, con manto violaceo. Di fronte a lui è la regina di Saba con veste bianca con risvolti gialli e azzurri; al suo fianco una servente con corpetto giallo, maniche e veste rossa. Sul fondo sono le sagome in controluce dei partecipanti alla scena. La cornice è ottocentesca, in legno intagliato a gola liscia.Personaggi: Salomone; regina di Saba. Figure: servente; paggetto; figure maschili; figure femminili. Abbigliamento.
notizie storico-criticheIl dipinto, fortemente chiaroscurato, non è stato ancora oggetto di una trattazione critica. Pervenuto al Museo con l'attribuzione a Mattia Preti, convalidata da Ragghianti nella scheda storica del 1940, gode di un'unica citazione locale (Nannini 1953). Il dipinto trova confronto con composizioni simili del pittore calabrese, come le Nozze di Cana (Napoli, San Domenico Maggiore), il Banchetto del ricco Epulone (Napoli, Museo di Capodimonte). Evidente l'influenza di Veronese e Guercino.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Carpi
bibliografiaNannini M. C.( 1953)p. 60; Refice Taschetta C.( 1959)
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneCarpi
indirizzopiazzale dei Martiri, 68
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Garuti A.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2006
latitudine44.78310
longitudine10.88509

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