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Opera d'arte ritratto di monaco olivetano a Firenze

L'opera d'arte ritratto di monaco olivetano - codice 09 00655533 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di monaco olivetano
tipo schedaOA_2.00
codice univoco09 00655533
localizzazioneFI, Firenze
datazionesec. XVIII inizio; 1700 - 1710 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito toscano(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 158, largh. 122,
condizione giuridicaproprietà Stato
dati analiticiSoggetti sacri. Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Figure: monaco olivetano. Attributi: (monaco olivetano) abito olivetano; libro; mitria; pastorale; emblema olivetano. Mobilia: tavolino. Oggetti: drappo. Interno. Architetture: monastero. Paesaggi. Abbigliamento religioso.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: ordine monastico, Identificazione: Olivetani, Posizione: in alto a sinistra, nelle mani della Madonna, Descrizione : Tre colli cimati (oro), croce cimante (rosso), 2 rami d'ulivo (verde).,
notizie storico-criticheIl dipinto fa parte di una serie di 12 tele, raffiguranti 10 ritratti di Beati e Santi dell'Ordine olivetano, un San Miniato ed un San Lorenzo. Il Marangoni (1923) ricorda la serie collocata in alto lungo le pareti della navata della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto. Come ricorda Silvia Meloni (2000), la serie fu probabilmente 'ispirata a un'iniziativa promossa dal priore Pieroni della casa madre (di Monte Oliveto Maggiore) e là condotta nel 1631 da Andreas Moeller, frate di Danzica che ne ornò il vestibolo della biblioteca'. La stessa iniziativa sarà inoltre imitata a Sant'Andrea a Volterra dai pittori locali Pietro Forzoni e Luigi Lorenzi, tra il 1755 e il 1710. La serie in esame, mai studiata approfonditamente, in mancanza di documentazione inventariale rimane tuttora priva di riferimenti cronologici e di un inquadramento culturale precisi. Anche l'identificazione dei singoli personaggi ritratti non risulta agevole per la mancanza dell'iscrizione recante il nome, nonostante la presenza degli specifici attributi iconografici che richiederebbero un'accurata interpretazione. Silvia Meloni giustamente osserva come molti dei personaggi dell'ordine ritratti in questa serie reca tra gli attributi iconografici un edificio monastico sul fondo, per cui è ragionevole credere si tratti di fondatori di conventi. La serie attualmente non risulta completa, poichè manca il San Miniato ricordato dal Marangoni. Sempre la Meloni fornisce l'identificazione esatta di due olivetani, sicuramente riconoscibili dal loro attributo iconografico: Padre Ippolito da Roma e Fra Bernardo Filipponi da Vercelli. Il ritratto in esame allo stato attuale delle conoscenze non è identificabile. La datazione credo possa ragionevolmente risalire all'inizio del Settecento. Le sensibili differenze stilistiche riscontrabili all'interno della serie fanno supporre che la sua esecuzione fu affidata forse a più artisti.
altra localizzazioneluogo di provenienza: FI, Firenze
bibliografiaMeloni Trkulja S./ Trotta G.( 2000)pp. 116-117
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bartolucci L.; Funzionario responsabile: Sframeli M.
anno creazione2010

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