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Opera d'arte ritratto di Angelique Bunel Ravenet a Parma

L'opera d'arte ritratto di Angelique Bunel Ravenet - codice 08 00381335 si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoritratto di Angelique Bunel Ravenet
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00381335
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XVIII ; 1765 (ca.) - 1777 (ante) [contesto; analisi stilistica]
ambito culturaleambito inglese(documentazione; analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 49, largh. 36,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: Angelique Bunel Ravenet. Abbigliamento: abito scuro; collare di pizzo ecrù. Fiori: piccoli fiori tra i capelli; rose sul petto.
notizie storico-criticheIl ritratto, proveniente dalla collezione Gambara, raffigura Angelique Bunel, prima moglie dell'incisore parigino Simon Jean Francois Ravenet (1737-1821) il quale, dopo un soggiorno di studi a Londra insieme al padre anch'egli incisore, giunge a Parma nel 1759 per assumere i prestigiosi incarichi di professore accademico con voto ed incisore di corte. Angelique, forse già a Parma, sposa Ravenet nel 1765 e dalla loro unione nascono Giovanni Francesco (1766-1821 ca.) e Carlo Antonio (1773-1810). La giovane scompare prematuramente prima del 1777, anno in cui Ravenet sposa in seconde nozze Maria Elisabetta Ortalli. Riferibile dunque ad un intervallo di tempo compreso all'incirca tra il 1765 e il 1777, la tela è tradizionalmente ascritta all'architetto inglese George Dance (1741-1825) anche in relazione al fatto che nel 1763 egli partecipa con successo al concorso annuale di architettura promosso dall'Accademia di Parma (cfr. Pellegri 1988, p. 47). Per la notevolissima qualità pittorica e la freschezza del tratto, tuttavia, questa sbrigativa attribuzione all'architetto Dance non pare più sostenibile. L'autore di questo delicato ritratto condotto con pennellata morbida e leggera, che rivela doti non comuni nella resa del delicato gioco luministico e il cui nome pressocché illeggibile compare a fianco della definizione "pittore del Re d'Inghilterra", è da ricercarsi fra quei pittori inglesi che in quegli anni visitano Parma e i suoi monumenti e ai quali Ravenet, che aveva vissuto per alcuni anni a Londra e che ben conosce la lingua inglese, offre suggerimenti per un piacevole soggiorno e occasioni di incontro con altri artisti. Scrive, per esempio, il pittore John S. Copley nel 1775: "Mister Barry, un pittore inglese, (...). Mi ha presentato a un incisore di questa città, un inglese il cui nome è Ravenet, che è molto bravo nella sua arte, membro dell'Accademia e cavaliere del papa. E' stato molto gentile nell'offrirmi tutta la sua collaborazione per sistemarmi convenientemente durante questa mia permanenza" (cfr. Razzetti 1990, p. 159 e anche pp. 156-163). Vale la pena di ricordare, come suggerimento per più approfonditi e puntuali studi, che tra i colti pittori inglesi di passaggio a Parma in quegli anni vi è anche l'affermato ritrattista George Romney (1734-1802).
bibliografiaAllegri Tassoni G.( 1952)p. 34; Pellegri M.( 1988)p. 47; Razzetti F.( 1990)156-163
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Campanini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Campanini S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Campanini S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2006
anno modifica2006

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