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Opera d'arte resurrezione e discesa agli inferi/ episodi del Nuovo Testamento a Firenze

L'opera d'arte resurrezione e discesa agli inferi/ episodi del Nuovo Testamento - codice 09 00742667 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
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bene culturaleicona
soggettoresurrezione e discesa agli inferi/ episodi del Nuovo Testamento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00742667
localizzazioneToscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1725 (post) - 1749 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito russo(analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 33, largh. 27.3,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTavola intera, con due listelli inseriti sul retro della tavola dai due lati opposti. L'incavo è appena accennato, non si osserva presenza di tela preparatoria. Levkas. I bordi sono marrone chiaro, con doppia filettatura, rossa e grigia. A tergo, si rileva una scritta a inchiostro.Soggetti sacri. Personaggi: Cristo; Adamo; Eva; Davide; Salomone; Elia; Enoch; sant'Anna; Madonna; Zaccaria; Gioacchino; arcangelo Gabriele; Gesù Bambino; Re Magi; Simeone; profetessa Anna; san Giuseppe; san Giovanni Battista; Mosè; san Pietro; san Giovanni; san Giacomo; Lazzaro; Maria (sorella di Lazzaro); Andrea Salos; Romano il Melode; Costantino; Elena; Macario. Figure: angeli; mirofore; giusti; profeti; buon ladrone; ancelle; figure maschili; apostoli. Paesaggi: veduta di città; monti; fiume; mura; torri. Animali: asino. Oggetti: lino; bende; croce; letto; corone. Vegetali: alberi.
notizie storico-criticheIl pannello centrale dell'icona raffigura la Resurrezione e discesa agli inferi, e soggetti complementari tratti dagli apocrifi. La composizione del pannello centrale è disposta su due registri. In basso, al centro, appare la figura di Cristo circonfusa da una mandorla rossa a raggi dorati, ritta sulle porte spezzate degli inferi. Con la destra prende per mano Adamo che sta levandosi dal sepolcro; dietro, sono visibili Eva inginocchiata, e più in alto Davide e Salomone con la corona e altri giusti e profeti dell'Antico Testamento. A destra doveva certamente essere raffigurata la scena degli angeli che incatenano satana, quasi interamente perduta. Al centro del registro superiore era raffigurato Cristo glorioso che risorge dal sepolcro (figura quasi completamente cancellata). Alla sua sinistra è rappresentata la scena dell'apparizione di un angelo a due donne mirofore. A destra, si è conservato il buon ladrone, presso le porte del paradiso, raffigurato anche una seconda volta nell'angolo superiore destro, all'interno della cinta del paradiso, al cospetto di Elia ed Enoch. Il pannello centrale è circondato da 16 scene raffiguranti le feste: 1. Nascita di Maria Vergine; 2. Presentazione di Maria Vergine al tempio; 3. Trinità (Ospitalità di Abramo); 4. Annunciazione; 5. Natività di Gesù; 6. Pesentazione di Gesù al tempio; 7. Battesimo di Cristo; 8. Trasfigurazione; 9. Resurrezione di Lazzaro; 10. Entrata di Cristo in Gerusalemme; 11. Crocifissione di Cristo; 12. Ascensione di Cristo; 13. Protezione della Madre di Dio; 14. Madre di Dio Gioia di tutti gli afflitti; 15. Esaltazione della Croce; 16. Dormizione della Madonna. L'icona appartiene a una delle varianti iconografiche della "Resurrezione e discesa agli inferi" che si diffonde nell'arte russa a partire dal XVII secolo. Tale variante è caratterizzata dall'accostamento di un ampio ciclo di scene dedicate al tema della Discesa di Cristo agli inferi, basate sul Vangelo apocrifo di Nicodemo, alla raffigurazione (di origine occidentale) di Cristo risorto che si leva dal sepolcro, e anche di alcuni soggetti evangelici che attestano la Resurrezione del Salvatore o descrivono le sue apparizioni dopo la Resurrezione. A causa delle piccole dimensioni dell'icona, questo schema è qui rappresentato in una forma notevolmente ridotta. Icone di questo tipo possedevano sovente ampi cicli figurativi sulla cornice, che rappresentavano le feste cristiane principali oppure la dettagliata narrazione evangelica della Passione del Signore e delle apparizioni di Cristo dopo la Resurrezione. Nell'icona fiorentina il ciclo tradizionale di dodici soggetti è integrato dalla raffigurazione di tre feste mariane (la Natività, la Presentazione al tempio e la Protezione), e dalla rappresentazione della Madre di Dio 'Gioia di tutti gli afflitti', probabilmente molto popolare nella regione in cui si trovava la bottega. Interessante rilevare che l'iconografia delle feste raffigurate nelle scene laterali viene praticamente riprodotta alla lettera nelle icone di piccole dimensioni, provenienti con tutta probabilità dalla medesima bottega, che raffigurano un singolo soggetto, secondo uno schema molto semplificato. Marcucci nella sua pubblicazione attribuiva l'opera al tardo periodo della scuola Stroganov e la datava al XVII secolo, avvicinandola all'icona dell'Esamerone. In realtà l'icona è affine per tecniche esecutive a un gruppo abbastanza ampio di opere della collezione dell'Accademia fiorentina, dipinte con ogni probabilità da un unico artista. Tuttavia, il carattere miniaturistico delle raffigurazioni fa sì che queste tecniche vengano qui notevolmente semplificate.
bibliografiaBettini S.( 1940)pp. 38, 90, n. 13; Marcucci L.( 1958)pp. 97-98, n. 46
definizioneicona
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nersesjan L.Sacco A. M.; Funzionario responsabile: Parenti D.Sframeli M.; Trascrizione per informatizzazione: Sacco A. M. (2009)
anno creazione2006
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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