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Opera d'arte Perseo libera Andromeda di Passerotti Bartolomeo (1529/1592), a Torino

L'opera d'arte Perseo libera Andromeda di Passerotti Bartolomeo (1529/1592), - codice 01 00351248 di Passerotti Bartolomeo (1529/1592), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoPerseo libera Andromeda
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00351248
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVI ultimo quarto; 1575 (post) - 1580 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
autorePasserotti Bartolomeo (1529/1592),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 210, largh. 174, prof. 12.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa cornice di legno intagliato e dorato è liscia; solo nella parte prospiciente la tela presenta una stretta modanatura a motivi vegetali. Nella parte sinistra del dipinto è raffigurato Perseo che taglia con la spada le catene con le quali è stata tenuta prigioniera Andromeda. La figura femminile si staglia invece sulla destra della composizione, in posizione frontale, nuda, in piedi e legata ad uno scoglio. Ai suoi piedi compare un mostro la cui testa si solleva dalle onde pronto per divorarla.Personaggi: Andromeda; Perseo. Animali: cavallo; drago. Paesaggio: rocce.
notizie storico-criticheIl dipinto, reso noto da Bodmer sotto il nome di Orazio Samachini e restituito a Bartolomeo Passerotti da Daniele Benati, entra in Galleria Sabauda nel 1842 per acquisto da Angelo Boucheron. Collocabile nel torno di anni che si estende dal 1572 al 1575, esso presenta debiti iconografici e descrittivi con l’episodio di Perseo e Andromeda dipinto da Vasari nello studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio a Firenze nel 1570. Il brano di natura morta, sulla destra della tela, contribuisce a mettere in risalto anche gli interessi scientifici del pittore, che appartengono alla temperie culturale naturalistica bolognese di Ulisse Aldrovandi. In primo piano, tra fiori, erbe, foglie lanceolate e conchiglie, scaturisce un drago in forma di pescecane, di cui è comparso, in asta a Londra nel 1978, un interessante disegno preparatorio (Sotheby’s, Londra, 7.12.1978).
altre attribuzioniSamachini Orazio
bibliografiaCallery, J. M.( 1859)p. 182; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 147; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 23; Gabrielli, Noemi( 1971)p. 222; Benati, Daniele( 1981)p. 27; Ghirardi, Angela( 1986)p. 546; Ghirardi, Angela( 1990)pp. 175-176; Gabrielli, Edith (a cu
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Piccinelli, Roberta; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithLanzoni, Alessandra
anno creazione2012
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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