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Opera d'arte motivi decorativi architettonici a Sassuolo

L'opera d'arte motivi decorativi architettonici - codice 08 00233008 - 0 si trova nel comune di Sassuolo nella provincia di Modena
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalealtare maggiore
soggettomotivi decorativi architettonici
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00233008 - 0
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Sassuolo
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega emiliana, intagliatore(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ pittura a porporina in oro/ intaglio/ verniciatura
misurealt. 337, largh. 309,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiNella parte bassa si trovano due modiglioni a grosse volute di foglie di acanto e con decorazioni ad ovolo nella modanatura superiore che sostengono i due basamenti portacandelieri intagliati a giorno con foglie di acanto e l'aquila estense. I gradini sono interrotti al centro dal tabernacolo che reca sulla porticina il calice e che è affiancato da due telamoni. Sul gradino più alto poggia un tempietto aperto al centro da un arco a tutto sesto e voltato a botte ai cui lati alcune colonne sostengono una trabeazione diritta con balaustra soprastante e fiaccole negli angoli. Si forma così una sorta di serliana in cui, nei due vani laterali, sono ospitati a destra S. Chiara a tuttotondo e a sinistra S. Bonaventura da Bagnoregio. Sotto la volta a botte, su guide di ferro, si incastra l'espositorio estraibile decorato a festoni. Ora l'altare si presenta ricoperto di una vernice bianco e avorio e porporina oro negli intagli e nei rilievi. Alcuni tasselli di pulitura mostrano una stratificazione di vernici azzurra, color sabbia ed infine l'originaria argentatura a mecca molto ossidata.Decorazioni. Elementi architettonici. Personaggi: Santa Chiara; San Bonaventura da Bagnoregio.
notizie storico-critichePregevole opera ad intaglio della prima metà del '600, risulta notevolmente alterata ed ispessita dagli interventi successivi. Nel 1610, il nobile sassolese Paolo Teggia dona 500 scudi per la costruzione dell'altare maggiore. Memorie storiche locali ricordano l'offerta di una duchessa, non precisata, ai fini di concludere l'opera. Ciò pare giustificare la presenza delle aquile estensi. Secondo gli inventari risalenti alla metà del secolo scorso, le statuette erano cinque e l'altare, che conservava l'originaria doratura ed argentatura fino al 1830 circa, fu ridipinto in quegli anni di bianco e oro.
definizionealtare maggiore
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneSassuolo
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vandelli V.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Alunni P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Alunni P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006

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