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Opera d'arte matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria di Procaccini Ercole il Vecchio (1520/ 1595), a Modena

L'opera d'arte matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria di Procaccini Ercole il Vecchio (1520/ 1595), - codice 08 00279319 di Procaccini Ercole il Vecchio (1520/ 1595), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Coccapani, corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, stanza F, parete 1
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bene culturaledipinto
soggettomatrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00279319
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenacorso Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, Palazzo Coccapani, corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, stanza F, parete 1
datazionesec. XVI ; 1550 - 1570 [analisi stilistica]
autoreProcaccini Ercole il Vecchio (1520/ 1595),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 70.7, largh. 60.7,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giuseppe; Santa Caterina d'Alessandria. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) corona; palma.
notizie storico-criticheIl dipinto, forse lo stesso citato da Castellani Tarabini come opera di Lorenzo Sabatini, è stato riferito da Pallucchini a un pittore bolognese della seconda metà del Cinquecento. J Winkelmann, seguendo un parere già espresso da Bodmer, lo assegnò a Orazio Sammachini, collocandolo nella prima fase della sua attività, caratterizzata da "intensi contatti con il manierismo fontaniano e con il classicismo del Bagnacavallo" (cfr. J. Winkelmann, 1986, vol. II, pp. 633, 651). In tempi recenti A. Mazza ha riconosciuto in questo "matrimonio mistico di Santa Caterina" la mano del bolognese Ercole Procaccini, riferendolo afgli anni successivi al soggiorno parmense e accostandolo al dipinto di analogo soggetto, apparso in asta Christie's del 9 giugno 1972, lotto 91 come opera di un seguace di Girolamo Mazzola Bedoli (cfr. A. Mazza, 1996, vol. II, p. 191). L'ovale allungato del volto della Vergine si ritrova in altri dipinti realizzati dall'artista: si veda ad esempio la fisionomia della Madonna nella "presentazione al tempio" della chiesa bolognese di Sant'Isaia, pubblicata da D. Benati in "Pittura bolognese del '500", a cura di V. Fortunati Pietrantonio, Bologna 1986, vol. II, p. 452.
altre attribuzioniSabatini Lorenzoambito bologneseSammachini Orazio
bibliografiaCastellani Tarabini F.( 1854)p. 44, n. 148; Pallucchini R.( 1945)p. 123, n. 265; Benati D.( 1986)vol. II, p. 452
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzocorso Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mancini G.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1999
anno modifica2006
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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