| immagine | - immagine non disponibile - |
| bene culturale | busto, opera isolata |
| soggetto | levriero |
| tipo scheda | OA_3.00 |
| codice univoco | 01 00208227 |
| localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
| contenitore | castello, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Vestibolo tra il cortile di S. Massimo e lo scalone aulico verso il giardino: parete sinistra |
| datazione | sec. XIX secondo quarto; 1825 - 1849 [analisi stilistica] |
| autore | Cucchiari Franceco (notizie dal 1842), |
| materia tecnica | marmo bianco/ sculturamarmo/ scultura |
| misure | alt. 63, largh. 21.6, prof. 31, |
| condizione giuridica | proprietà Stato, Castello di Agliè |
| dati analitici | Scultura rappresentante un cane levriero con la zampa anteriore destra alzata.Animali: levriero. Oggetti: collare. |
| notizie storico-critiche | Nel vestibolo tra il cortile di S. Massimo e lo scalone aulico verso il giardino sono oggi conservate due sculture in marmo bianco raffiguranti cani levrieri. La loro presenza nelle collezioni ducali è attestata fin dal 1855 quando il catalogo degli oggetti d'arte stilato da Sampietro li segnala nella Galleria del Teatro ai numeri 9 e 10 con l'attribuzione allo scultore Francesco Cucchiari, originario di Pavia e professore all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Nello stesso anno l'"Inventaro estimativo dei mobili, oggetti fissi, e semoventi, esistenti nel Castello d'Agliè..." riferisce le sculture ad un altro autore, un certo "Rogazzi" non meglio identificato, e fornisce una descrizione più dettagliata della loro base con le relative misure. Nel 1857 i marmi sono ancora segnalati con i numeri 313 e 314 nella Galleria delle Arti, nuovamente riferiti al Cucchiari, sistemati su "piedestallo a colonna quadra verniciata grigio". La loro collocazione rimmarrà invariata fino al 1964, quando risultano ormai spostati nel "corridoio dopo il cortile interno" (nn. 1700, 1701).Francesco Cucchiari opera a lungo in Sardegna dove lavora in società con il "marmoraro" carrarese Michele Fiaschi almeno a partire dal 1842. Impegnati soprattutto per la fattura di statue e arredi marmorei destinati alle chiese e ai camposanti, essi detengono a lungo il monopolio del mercato dell'arredo marmoreo nelle chiese dell'Isola (cfr. M. G. Scano, Pittura e Scultura dell'Ottocento, Nuoro 1997, pp. 102-105). |
| bibliografia | Scano M. G.( 1997)pp. 102-105 |
| definizione | busto |
| regione | Piemonte |
| provincia | Torino |
| comune | Agliè |
| indirizzo | NR (recupero pregresso) |
| ente schedatore | S67 |
| ente competente | S67 |
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
| anno creazione | 2004 |
| anno modifica | 2007 |
| latitudine | 45.366166 |
| longitudine | 7.775800 |