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Opera d'arte Ercole di Leopardi Marcello (1750 ca./ 1795), a Perugia

L'opera d'arte Ercole di Leopardi Marcello (1750 ca./ 1795), - codice 10 00078730 di Leopardi Marcello (1750 ca./ 1795), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), dipendenza sul lato O della Villa indicata come "Biblioteca", parete later ale
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bene culturaledipinto, ciclo
soggettoErcole
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00078730
localizzazioneItalia, Umbria, PG, PerugiaNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), dipendenza sul lato O della Villa indicata come "Biblioteca", parete later ale
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 (post) - 1796 (ante) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreLeopardi Marcello (1750 ca./ 1795),
materia tecnicaintonaco/ pittura a tempera
misurealt. 250, largh. 140,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiNicchia centinata incorniciata nell'estradosso da fascia policroma e defin ita nella profondità da chiaroscuro illusionistico all'interno, finta stat ua raffigurante Ercole come figura astante con il corpo nudo parzialmente coperto da manto drappeggiato che avvolge spalle ed anche, e da cui pende lungo il fianco sn testa leonina reca nella sn sollevata pomi dorati e sor regge con la ds la clava in basso, basamento con iscrizione didascalica.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheI dipinti ornano le pareti interne del piccolo edificio a pianta poligonal e annesso alla Villa sul suo lato O-SO, che non risulta presente nella raf figurazione cinquecentesca della proprietà corgnesca, dipinta all'interno della residenza stessa. Delle 8 pareti che compongono il vano interno, la metà sono occupate da finestre e dalla porta d'ingresso; le altre 4, alter nate alle prime, dalla serie di finte statue raffiguranti Ercole, Diana, M inerva e Meleagro, personaggi mitologici che qui simboleggiano le virtù co mplementari della forza morale, della castità, della sapienza e dell'audac ia. La cupola ribassata è invece decorata dal gruppo di Cupido in volo ins ieme a 2 putti dispensatori di fiori, che allude alle gioie che solo l'amo re riserva; su unghie e pennacchi della cupola, completano la decorazione grottesche e candelabre. Se non vi è alcuna testimonianza circa l'epoca es atta della sua edificazione, è invece documentato che, nel corso del Sette cento, gli Oddi la utilizzarono come sala di lettura, studio e biblioteca, e così è ricordata anche dall'Ansidei, nel suo poema celebrativo dedicato alla Villa del Colle nel 1835 (cfr.Maovaz-Ranfa- Romano, 1998, p.8ss.). I n base a tale funzionalità, l'ambiente venne decorato secondo il gusto neo classico, ad opera, probabilmente, di Marcello Leopardi (1750 ca-1796), pi ttore marchigiano ma di formazione romana, attivo a Perugia a partire dagl i anni '80 del XVIII secolo e impegnato in importanti commissioni nel duom o, in varie chiese ed oratori ed in palazzi nobiliari ( v. Cristoferi F., 1978, pp.175-186); oltre che a Foligno, dove gli affreschi di palazzo Lezi -Marchetti sono considerati il suo capolavoro (cfr.Pittura Italia Settecen to, 1989, p.339). Il Leopardi fu un decoratore già decisamente neoclassico , e determinanti furono per la sua aggiornata preparazione i contatti e le continue frequentazioni con l'ambiente romano: prima l'alunnato presso To mmaso Conca, poi l'esperienza dell'Accademia dei Pensieri con Felice Giani , esperienza orientata verso un neoclassicismo autoctono sensibile agli st imoli della grande pittura italiana del XVI e XVII secolo. Nel Leopardi qu esta esperienza approderà ad un classicismo neo-carraccesco aggiornato sug li insegnamenti del Mengs e sulle scoperte archeologiche di Ercolano, in g rado di offrire soluzioni decorative originali in linea con il gusto e con le produzioni più alla moda della capitale. Riguardo alle vicende storiche che interessano la Villa, i suoi giardini e le dipendenze, ricordiamo che è nel corso del XVIII secolo che il parco, originariamente limitato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Vill a, subisce notevoli trasformazioni in base ad un articolato progetto aggio rnato al nuovo stile francese che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'impianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Ri guardo a tale progetto ci sono pervenuti 12 disegni - acquisiti dalla Sopr intendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di M aovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ranfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giardino storico e del parco di "Villa del Colle del Card inale", 1998, pp.11 ss.) - a firma "Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni ". Evidentemente ispirati, con puntuali corrispondenze, al trattato settec entesco "La theorie et la pratique du Jardinage" di Antoine Joseph Dezalli er D'Argenville, essi forniscono indicazioni utili a ricostruire i princip ali interventi effettuati tra il 1729 - anno cui risale la già menzionata mappa catastale Chiesa dove tali interventi non risultano ancora realizzat i, mentre ben evidenziato è il parterre cinquecentesco a NE - ed il 1795 c ui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della r ealizzazione del giardino pensile con ninfeo sul lato S-SO della Villa, de l Giardino d'Inverno su quello S-SE ad una quota superiore e dell'allestim ento della maestosa emiciclica "Piazza grande" inserita, con fine scenogra fico e prospettico, altermine del viale d'accesso, oltre al rinnovamento d elle zone già esistenti secondo il nuovo gusto. Dunque, a partire da quest a fase, si procede ad una ridefinizione dell'area circostante la Villa e c ompresa entro il quadrilatero indivuaduato ai vertici dai 4 annessi princi pali ed originari, pianificata secondo schemi articolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle varie esigenze, a partire da q uella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edif icio e del giardino, a quella funzionale di rendere fruibile il parco nell e diverse stagioni e di fornire apparati specifici per le varie attività l udiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle nuove istanze romantiche si diff onde gradualmente anche in Italia la nuova moda del giardino...Continua in OSS.
committenzaOddi Baglioni famiglia (sec. XVIII)
bibliografiaLupattelli A.( 1893); Canuti F.( 1926)
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
toponimoColle Umberto (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cannistrà A.; Funzionario responsabile: Abbozzo F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tassini A. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tassini A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.136300
longitudine12.394855

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