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Opera d'arte dodici mesi di Vasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), a Firenze

L'opera d'arte dodici mesi di Vasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), - codice 09 00281659 - 0 di Vasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere degli Elementi, sala di Opi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione pittorica
soggettododici mesi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281659 - 0
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere degli Elementi, sala di Opi
datazionesec. XVI ; 1555 (ca.) - 1557 (ca.) [documentazione]
autoreVasari Giorgio (1511/ 1574), Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 150,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiFregio riquadrato.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNel 1555 Vasari subentrò a Battista del Tasso come direttore dei lavori di ripristino nel quartiere "verso la piazza del Grano" chiamato degli Elementi. Nella decorazione della sala di Opi, iniziata alla fine del 1555, il Vasari ebbe come collaboratori Cristofano Gherardi e Marco da Faenza. La presenza del Gherardi è documentata con precisione dall' aretino il quale nella sua biografia scrive che il Doceno eseguì i pannelli con le quattro stagioni e i leoni che tirano il carro di Opi nell' ovale centrale. P. Barocchi riteneva opera del Doceno anche il fregio decorato con grottesche e con le rappresentazioni dei Mesi. A. Cecchi, dopo aver trovato documenti che attestano la presenza del Marchetti nella decorazione della sala, ha attribuito a quest' ultimo tutta l'esecuzione del fregio. Il programma iconografico del quartiere degli Elementi, di cui il ciclo della Sala di Opi è parte, è tratto dalla 'Genealogia degli DEi' di Giovanni Boccaccio, che il letterato Cosimo Bartoli adattò ad esaltazione del duca Cosimo, il quale "assunto al governo de' popoli per generazione... è nominato aiuto e soccorso de' popoli come Opi" (Vasari). Il parallelismo tra le sale del quartiere degli Elementi, dedicate alla genealogia degli dei celesti e le sottostanti del quartiere di Leone X dedicate alla genealogia dei Medici, per cui Opi è l'equivalente di Lorenzo il Magnifico (Vasari), come nota E. McGrath è da considerare un'invenzione posteriore del Vasari.
committenzaDe' Medici Cosimo I granduca di Toscana (1555)
bibliografiaVasari G.( 1878-1885)v. VI, p. 240; Venturi A.( 1901-1940)v. IX, parte VI, pp. 333-335; Literarische nachlass( 1923-1940)v. I, pp. 413-415, n. CCXXI; Lensi A.( 1929)pp. 154, 158; Barocchi P.( 1964)p. 41; Cecchi A.( 1977)fasc. 327, pp . 43-44, 48-50, 53-54
definizionedecorazione pittorica
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999),
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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