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Opera d'arte Cristo con il calice e il pane a Firenze

L'opera d'arte Cristo con il calice e il pane - codice 09 00304258 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoCristo con il calice e il pane
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00304258
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVII metà; 1640 (ca.) - 1660 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 88, largh. 73,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Cristo. Oggetti: piatto; tavolo; tovaglia. Abbigliamento religioso. Simboli: (eucarestia) pane; calice.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: civile, Identificazione: Gallerie comunali, Posizione: impresso su ceralacca sul retro del telaio, Descrizione : G. C. entro campo rettangolare,
notizie storico-criticheIl dipinto appartenente alle Gallerie fiorentine, come rivelano il cartellino e il marchio sulla ceralacca visibili sul retro, fu dato in deposito alla Chiesa di San Felice a Ema nel 1886. Tale deposito fu confermato il 30 agosto 1917 (verbale n. 98) in base ad una circolare ministeriale del 25 gennaio 1915. Il deposito è stato rinnovato il 13 gennaio 1969 (verbale n. 550). Prima di essere consegnato alla Chiesa di San Felice a Ema il dipinto si trovava nella Galleria degli Uffizi e poi nei magazzini della Soprintendenza. Negli inventari del 1890 e del 1881 il quadro è attribuito a un anonimo del sec. XVII secolo. Si può precisare che il dipinto pare eseguito intorno alla metà del Seicento da un pittore vicino a Carlo Dolci. Il Cristo presenta, infatti, molte affinità con un quadro di quest'ultimo conservato a Dresda (Gemaldegalerie). E' simile nel taglio della figura, nell' espressione del volto, nel gesto della mano, anche se il Cristo di San Felice è più semplice nell'abbigliamento ed è ritratto in una prospettiva dall'alto. Anche pittoricamente e coloristicamente il quadro è molto lontano dagli intensi valori cromatici e dalla levigatezza traslucida del Dolci.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di deposito: Toscana, FI, Firenze, S. Felice a Ema
bibliografiaCantelli G.( 1983)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vasetti S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Garganese C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1993
anno modifica2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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