Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte armi, armatura ed incudine di Labruzzi Carlo (1748/ 1817), a Perugia

L'opera d'arte armi, armatura ed incudine di Labruzzi Carlo (1748/ 1817), - codice 10 00078802 di Labruzzi Carlo (1748/ 1817), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), interno, piano seminterrato, lato S, sala da pranzo
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledecorazione pittorica, complesso decorativo
soggettoarmi, armatura ed incudine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00078802
localizzazioneItalia, Umbria, PG, PerugiaNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, Villa del Cardinale, NR (recupero pregresso), interno, piano seminterrato, lato S, sala da pranzo
datazionesec. XIX primo quarto; 1800 - 1824 [analisi stilistica; bibliografia]
autoreLabruzzi Carlo (1748/ 1817),
materia tecnicaintonaco/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiIn primo piano, incudine; dietro, corazza classica appoggiata sopra a cumu lo di armi con lancia, arco, faretra, scudi e mazze.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa figurazione in oggetto rappresenta un trofeo di guerra, con armi e arma tura, con una incudine in primo piano, allusiva all'opera di Vulcano, fabb ro degli dei e degli eroi e civilizzatore degli uomini. La presenza di que sta immagine può forse avere valenze ulteriori nel caso di una lettura in chiave di simbolismo massonico -nella quale rientrerebbero anche le allusi oni al mondo egizio qui ugualmente inserite-, proposta in alcuni studi a p roposito di altre decorazioni o strutture decorative della Villa (v. sched a n°. 00078795). La "magnifica stanza da mangiare dipinta da Carlo Labruzzo" che si trova " sotto il pian terreno" viene annoverata tra le attrazioni più rilevanti ne l volantino pubblicitario pubblicato quando la villa, intorno agli anni '4 0 dell'Ottocento, fu temporaneamente adibita alla ricezione turistica, com e "country house" di grande confort e prestigio. Il Lupattelli, nelle sue "Memorie storiche" in cui riassume, al 1893, la vicenda artistica e storic o-critica della villa corgnesca, riporta integralmente il breve testo pubb licitario; e ricorda anch'egli, tra gli intereventi decorativi sette-ottoc enteschi quello del Labruzzi che, insieme a "Giovanni Monotti perugino ... pinsero nuove sale ed i lunghi corridoi sotterranei". Carlo Labruzzi, ar tista romano di grande fama, fu chiamato nel 1813 a dirigere l'Accademia p erugina, dove portò la sua esperienza di paesaggista già rivolta in direzi one romantica e pre-purista. Nello stesso periodo, anzi dall'anno preceden te, la cattedra di architettura e prospettiva nella stessa accademia era s tata affidata al perugino Giovanni Monotti, formatosi nella pittura di pae saggio proprio presso la scuola del Labruzzi a Roma, e poi specializzatosi nella scenografia e nella pittura prospettica, di cui diede a Perugia app rezzatissimo saggio nella decorazione della sala dei Filedoni a palazzo An tinori a Perugia. L'intervento congiunto dei due accademici presso la Villa del Colle, accre ditato dal Lupattelli, andrebbe eventualmente collocato tra il 1813, anno del trasferimento del Labruzzi a Perugia, e il 1817, data della sua morte. Attualmente nessuna decorazione è visibile nel grande corridoio sotterrane o, mentre rimangono, pur se gravemente danneggiati e alterati, appunto i d ipinti della sala da pranzo estiva: una scenografia avvolgente, che scorre lungo le quattro pareti, includendo gli sportelli dei due armadi a muro, celati nella figurazione. La parete destra ospita al centro un bel camino - su quattro colonnine doriche che sorregono la mostra modanata- di chiare ed eleganti linee neoclassiche, sul quale è illusionisticamente appoggiat o, nella decorazione, un trofeo di di armi con una armatura ed una incudin e in primo piano. La parete si apre poi in un ampio paesaggio collinare af facciato sul lago, e compreso tra i due angoli dove campeggiano a destra u na composizione esotica con una palma tra memorie egizie; a sinistra, due pini marittimi, tra bassi cespugli mediterranei, cui resta impigliato un l embo del grande tendaggio rigonfio e svolazzante che occupa completamente la parete di fondo. Questo grande padiglione rigato, di forte dinamicità a nche per gli effetti luministici dovuti alle due piccole finestre a bocca di lupo confuse tra pieghe e rincalzi, fa da sfondo alla statua di Flora r affigurata, per la metà inferiore, sullo sportello attualmente rimosso dal le sede originaria. Sulle altre due pareti prosegue, purtroppo molto compr omessa e lacunosa, la decorazione con motivi paesistici e vegetali, tra cu i le rovine di una costruzione, che circondano e includono la porta d'acce sso sul corridoio, con grandi conci aggrediti dall'edera. Si tratta di un a tipica decorazione "a bosco", di ispirazione neoclassica, diffusasi sopr attutto nei primi decenni dell'Ottocento: esempi analoghi sono rappresenta ti dalla "sala a bosco" di palazzo Bianchi (1803) o dalle "vedute di paesa ggi" di palazzo Piccolomini-Clementini (1830 ca) a Siena, dove furono atti vi grandi artisti decoratori come, rispettivamente, Luigi Ademollo e Aless andro Maffei; o dalle "Boscherecce" di Villa Sergardi a Catignano, presso Castelnuovo Berardenga, che accolgono, come nella sala della Villa del Col le, memorie egizie insieme ad architetture classiche. Comune, in queste d ecorazioni, l'atmosfera già romantica che racchiude l'illusione di paesagg i e architetture ideali, con un senso nuovo della natura che fu riconosciu to, anche dal Lupattelli, proprio ai paesaggi del Labbruzzi (cfr. Lupattel i A., "Storia della pittura in Perugia", 1895, pp.85 s.).
committenzaOddi Baglioni famiglia (sec. XIX)
bibliografiaLupattelli A.( 1895)pp. 13ss.
definizionedecorazione pittorica
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
toponimoColle Umberto (frazione)
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cannistrà A.; Funzionario responsabile: Abbozzo F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tassini A. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tassini A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.136300
longitudine12.394855

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Perugia
  • opere d'arte nella provincia di Perugia
  • opere d'arte nella regione Umbria