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Opera d'arte allegoria della fortezza e della mansuetudine e putti di Boulanger Jean (1606/ 1660), a Sassuolo

L'opera d'arte allegoria della fortezza e della mansuetudine e putti di Boulanger Jean (1606/ 1660), - codice 08 00199073 di Boulanger Jean (1606/ 1660), si trova nel comune di Sassuolo nella provincia di Modena sita in palazzo, ducale, Palazzo Ducale, p.zza della Rosa, Camera delle Virtù Estensi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, complesso decorativo
soggettoallegoria della fortezza e della mansuetudine e putti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00199073
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Sassuolop.zza della Rosa
contenitorepalazzo, ducale, Palazzo Ducale, p.zza della Rosa, Camera delle Virtù Estensi
datazionesec. XVII prima metà; 1640 - 1642 [analisi stilistica]
autoreBoulanger Jean (1606/ 1660),
materia tecnicamuratura/ pittura a tempera
condizione giuridicaproprietà Stato, Accademia Militare di Modena
dati analiticiLe due figure siedono sulla balaustra parzialmente coperta da un tappeto, a sinistra la Fortezza con una colonna ed uno scudo, a destra la Mansuetudine tiene sulle ginocchia un cane. Nella parete sottostante, sui due timpani delle porte, due coppie di putti giocano con i fiori di un vaso posto al centro.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa decorazione di figura della stanza fu eseguita probabilmente fra il 1640 e il 1642, quando il Boulanger pose mano anche alla camera del Genio e dell'Amore. Le pitture si snodano sulle pareti completando e rafforzando il carattere altamente scenografico e decorativo della quadratura con episodi e figure la cui intonazione differenzia i vari registri architettonici. I riferimenti stilistici che si colgono in questa stanza rivelano quell'atteggiamento che la Colombi Ferretti attribuisce a molti artisti francesi attivi in Italia e cioè un'estrema ricettività verso gli influssi e le contaminazioni più diverse (Colombi Ferretti, 1986, p. 32). Si notano infatti in queste tempere aperture verso tutta la cultura emiliana, da Nicolò dell'Abate ai Carracci, che sembrano avere il sopravvento sulle citazioni dal Callot e sugli influssi reniani. In particolare nello sfondato del soffitto Pirondini riconosce un "gusto prettamente francese" prossimo a Simon Vouet che si estende pure alle figure (1)
bibliografiaPirondini M.( 1982)p. 49; Colombi Ferretti A.( 1986)pp. 27-33; Bentini J.( 1990)p. 106
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneSassuolo
indirizzop.zza della Rosa
ente schedatoreS28 (L. 84/90)
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lorenzini L.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: Fanti G. (1993); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ranuzzi F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine44.542363
longitudine10.780665

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