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Opera d'arte a Brescia

L'opera d'arte balaustrata, opera isolata - codice 03 00092271 si trova nel comune di Brescia, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, conventuale, Chiesa di S. Francesco d' Assisi, p.tta S. Francesco d'Assisi 3/a, Cappella dell'Immacolata, IV cappella a sinistra
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bene culturalebalaustrata, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00092271
localizzazioneItalia, Lombardia, BS, Bresciap.tta S. Francesco d'Assisi 3/a
contenitorechiesa, conventuale, Chiesa di S. Francesco d' Assisi, p.tta S. Francesco d'Assisi 3/a, Cappella dell'Immacolata, IV cappella a sinistra
datazionesec. XVIII ; 1737 - 1737 [documentazione]
ambito culturaleambito lombardo(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo di Carraramarmo giallo di Veronamarmo pavonazzettomarmo serpentinomarmo/ commesso/ scultura
misurecm., largh. 560,
condizione giuridicaproprietà Stato, Convento di S. Francesco d' Assisi
dati analiticiLa balaustra si imposta su una base che porta tre gradini in marmo giallo veronese. consta di due corpi laterali concavi su di una esile base quasi listata, ornata con inarsi geometrici allunggati in verde serpentino e in breccia viola-rosso. Alle 4 estremità si ergono alzate a volute, tra loro contrapposte dai profili in giallo veronese e commesso in pavonazetto. La voluta sovrapposta fortemente inflessa è in marmo bianco di Carrara e commesso in serpentino.Lo stesso accostamento si ha anche nei sotegni, a base quadrata e lati inflessi, che protano lo scudo, in marmo nero a specchio. Entrambi hanno una complessa cornice ("cartoccio") arricchiti da volute, elementi fogliati e festoni di fiori in marmo bianco di Carrara. In questo marmo sono eseguite tutte le parti alte della balaustrata compresi i putti alti reggistemma impostati su basi circolari, quasi un capitello tuscanico. Alle due estremità della balaustra sopra le doppie volute nascono due "fantasie" formate dalle spire di un dragone, con testa di lupo e zampe ferine, che avvolge in alto l'albero del paradiso terrestre carico di frutti, mentre tiene in bocca la mela del peccato. (CONTINUA NELLE OSSERVAZIONI)NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheSecondo il Begni Redona l'opera di alta qualità non ha riscontri in ambito bresciano legato a più semplici modelli a pilastrini, e caratterizzato da un "più mitigato cromatismo" egli sulla base di A. Peroni, pensa ad artisti di ambito milanese di metà secolo dove troverebbe riferimenti con la balaustra nella chiesa di S. ALessandro a Milano e nel santuario della Madonna di Caravaggio. Singolare la presenza del frutto del gigaro (pan di serpente) nei fastigi centrali e a modo di festone sui lati delle elaboratissime alzate a voluta invece dei più consueti frutti di melograno allusivi alla sacra fecondità della Vergine.
bibliografiaMorassi A.( 1939)p. 257; Vannini L.( 1971); Tonolini M./ Monegatti V.( 1971); Posenato T.( 1979); Begni Redona P.V.( 1982)
definizionebalaustrata
regioneLombardia
provinciaBrescia
comuneBrescia
indirizzop.tta S. Francesco d'Assisi 3/a
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tiziani G.; Funzionario responsabile: Cicinelli A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Pincella S. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pincella S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1990
anno modifica2006
latitudine45.538394
longitudine10.215378

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