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Reperto archeologico Chimera d'Arezzo a Firenze

Il reperto archeologico Chimera d'Arezzo - codice 09 00512595 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in museo, statale, Museo Archeologico, Palazzo della Crocetta, via della Colonna, 38, Museo Archeologico Nazionale, primo piano, sala XIV
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bene culturalestatua, Chimera d'Arezzo
titoloChimera d'Arezzo
soggettoChimera in lotta
tipo schedaRA_2.00
codice univoco09 00512595
localizzazioneITALIA, FI, Firenze, Firenzevia della Colonna, 38
contenitoremuseo, statale, Museo Archeologico, Palazzo della Crocetta, via della Colonna, 38, Museo Archeologico Nazionale, primo piano, sala XIV
datazioneClassicismo metà; 410 a.C. - 390 a.C. [analisi stilistica; dati epigrafici]
ambito culturaleproduzione etrusco-settentrionale(analisi stilistica)
materia tecnicabronzo/ fusione cava a cera persa
misurem.
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza Archeologica della Toscana
dati analiticiStatua votiva. Statua di animale fantastico a tutto tondo su alta base moderna (inv. 69750) di legno, riproducente finto granito, di forma ovale inferiormente e superiormente modanata.Fiera di sesso maschile con testa e zampe leonine, protome caprina sul dorso e coda desinente a testa di serpente. La testa è volta in alto a destra con la bocca spalancata; nella parte centrale del labbro superiore presenza di un foro pervio; gli occhi sono cavi. Le zampe posteriori sono flesse, le anteriori sono stese. Sulla coscia posteriore sinistra una ferita da cui goccia sangue. Sulla zampa posteriore sinistra iscrizione. La protome caprina, dal cui collo, due volte ferito, esce sangue è volta in alto a sinistra. Uno dei corni è morso dal serpente.
notizie storico-criticheE' stato supposto che la Chimera facesse parte di un gruppo monumentale, che comprendeva Bellerofonte a cavallo di Pegaso. Assieme alla Chimera furono rinvenute alcune statuette di bronzo (fanciulli, giovani, uomini barbuti, uccelli ed altri animali), che furono portate a Firenze, attualmente non identificabili. Torelli ritiene questa statua una produzione aretina; questa attribuzione sembra confermata dalle analisi delle terre interne. L'opera è stata variamente attribuita e da Orlandini è stata riconosciuta essere opera magnogreca. Sull'inventario attuale compare il riferimento a una scheda con sigla Br e numero 1, di cui, oltre a non conoscere l'anno di redazione, se ne ignora la collocazione.
altra localizzazioneprovenienza: FI, Firenze, Firenze; provenienza: FI, Firenze, Firenze; provenienza: FI, Firenze, Firenze; reperimento: AR, Arezzo, Arezzo
bibliografiaBuonarroti F.( 1726); Gori A.F.( 1737-1743)V. II, pp. 289-294; Lanzi L.( 1782)p. 41; Inghirami F.( 1821-1826)V. III, pp. 289-304; Lanzi L.( 1824-25)pp. 464-465; Dennis G.( 1883)pp. 89-90; Martha J.( 1889)p. 310; CIE( 1893-1970)V. I, p. 61, n. 377; Amelung
definizionestatua
denominazioneChimera d'Arezzo
classificazioneStatuaria
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
localitaFirenze
indirizzovia della Colonna, 38
ente schedatoreS15
ente competenteS15
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Zaccagnino C.; Funzionario responsabile: Rastrelli A.
anno creazione1999
latitudine43.775651
longitudine11.262946

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