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Reperto archeologico Dioniso all'interno di edicola a Campobasso

Il reperto archeologico Dioniso all'interno di edicola - codice 14 00085467 si trova nel comune di Campobasso, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Mazzarotta, Deposito Soprintendenza
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalelamina
soggettoDioniso all'interno di edicola
tipo schedaRA_3.00
codice univoco14 00085467
localizzazioneITALIA, Molise, CB, Campobasso
contenitorepalazzo, Mazzarotta, Deposito Soprintendenza
datazioneIV a.C. [analisi stilistica]
materia tecnicaargento/ agemina, a sbalzo
misurecm, alt. 9, largh. 6.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero Beni e Attività Culturali
dati analiticiLaminetta pentagonale sagomata a forma di edicola.L'edicola presenta due colonne tortili con capitelli e frontoncino coronato da acroteri serpentiformi; nel campo, timpano e cembali. Dioniso, che regge il tirso con la mano destra, coronato di edera, è raffigurato stante sulla gamba destra; la sinistra sembra portata avanti ed incrociata sull'altra. Un mantello avvolge le gambe della figura, risalendo sulla spalla sinistra, mentre il braccio corrispondente, avvolto nel panneggio, è appoggiato ad un pilastrino e la mano tiene, per il piede, un kantharos. Alla base del pilastrino una piccola pantera.
notizie storico-criticheL'immagine propone un modello statuario da attribuire senza difficoltà al tipo Madrid, che riproduce un modello di IV sec. a.C., forse di ambiente prassitelico, pur con qualche differenza negli attributi, che si ritrovano però in altre varianti del tipo (la destra regge il tirso, come nella copia del museo di Taranto; la pantera che guarda verso il dio compare in una statua del museo di Cirene), ad eccezione del mantello che non viene mai indossato. Rappresenta un elemento del tutto isolato tra le offerte votive nei santuari sannitici: si tratta infatti di un ex voto prodotto in Grecia, probabilmente non più tardi del IV sec. a.C., di un genere del quale non sopravvivono molti esemplari. Il gruppo più noto proviene dal santuario di Demetra a Mesembria: la dea è rappresentata in trono all'interno di un' edicola del tutto simile a questa. Questo esemplare può rappresentare quindi un elemento determinante della ricostruzione del tipo rispetto alle repliche di epoca romana.
altra localizzazioneluogo di reperimento: ITALIA, Molise, IS, Pietrabbondante, Calcatello
reperimentoDATI DI SCAVO: Denominazione dello scavo: Santuario, Responsabile scientifico: Stefania Capini, Data: -,
bibliografiaDono Dioniso( 2011)59 e 177, n. 2
definizionelamina
classificazioneSTRUMENTI, UTENSILI E OGGETTI D’USO/OGGETTI PER USO CERIMONIALE, MAGICO E VOTIVO
regioneMolise
provinciaCampobasso
comuneCampobasso
ente schedatoreS108
ente competenteS108
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Isabella Muccilli; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Cristiana TerzaniStefania Capini
anno creazione2013
latitudine41.568302
longitudine14.661480

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