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Opera d'arte Sante Flora e Lucilla di Angelo di Lorentino (1465/ 1527), a Arezzo

L'opera d'arte Sante Flora e Lucilla di Angelo di Lorentino (1465/ 1527), - codice 09 00260645 di Angelo di Lorentino (1465/ 1527), si trova nel comune di Arezzo, capoluogo dell'omonima provincia sita in museo, nazionale, Museo nazionale d'arte medievale e moderna, Palazzo Bruni Ciocchi detto della Dogana, via San Lorentino, 8
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bene culturaledipinto, affresco, serie, Sante Flora e Lucilla
titoloSante Flora e Lucilla
soggettoSante Flora e Lucilla
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00260645
localizzazioneITALIA, Toscana, AR, Arezzovia San Lorentino, 8
contenitoremuseo, nazionale, Museo nazionale d'arte medievale e moderna, Palazzo Bruni Ciocchi detto della Dogana, via San Lorentino, 8
datazioneXVI primo quarto; 1504 (ca) - 1504 (ca) [analisi stilistica]
autoreAngelo di Lorentino (1465/ 1527),
materia tecnicaintonaco staccato/ pittura a fresco
misurecm, alt. 95, largh. 146,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Arezzo
dati analiticiAffresco staccato, lunetta.Personaggi: Santa Flora; Santa Lucilla. Abbigliamento religioso. Attributi (Santa Flora): palma del martirio. Attributi (Santa Lucilla): Regola. Paesaggio.
notizie storico-criticheQuesta è una delle tre lunette provenienti dal chiostro della Badia delle Sante Flora e Lucilla e conservate al museo di Arezzo (cfr. schede nn. 09/00260643 e 09/00260644), qui trasferite dopo la seconda guerra mondiale. Sono stati attribuiti dal Salmi (1911; 1971) ad Angelo di Lorentino, pittore di cui lo storico ha ricostruito l'attività e la personalità. Invece di seguire il padre Lorentino d'Andrea, modesto divulgatore dello stile di Piero della Francesca, Angelo fu interprete dell'arte di Bartolomeo della Gatta, unita alle influenze ricevute dalla pittura umbra e dall'attività del Signorelli. Salmi colloca le tre lunette, stilisticamente e cronologicamente, nello stesso periodo dell'affresco raffigurante la "Vergine col Bambino fra i Santi Bernardo e Benedetto", eseguito dall'artista nella sacrestia della chiesa aretina di San Bernardo nel 1512. Qui la somiglianza è ben visibile nel volto della santa Lucilla, affine con quello della Vergine dell'affresco sopra citato. Le lunette sono quindi da considerarsi opera della prima maturità dell'artista. La data dell'esecuzione è ipotizzata dalla Baldini (2004), in stretta relazione col termine dei lavori nel chiostro della Badia. Lo stacco è stato effettuato da Leonetto Tintori nel 1944.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Toscana, AR, Arezzo
georeferenziazioneluogo di provenienza: x: 11.879099264; y: 43.465297454; metodo di georeferenziazione: punto approssimato; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 4-4-2013; (724347) -ORTOFOTO 2006
bibliografiaBrizi, O.( 1838)p. 105; Ristori, G.B.( 1871)p. 88; Salmi, M.( 1911)pp. 125-126; Del Vita, A.( 1923)p. 110; Pasqui, U./ Viviani, U.( 1925)p. 202; Mostra opere( 1930)p. 27; Berti, L.( 1961)pp. 27-28; Salmi, M.( 1971)p. 121; Tafi, A.( 1978)p. 475; Baldini, N
definizionedipinto, affresco
denominazioneSante Flora e Lucilla
regioneToscana
provinciaArezzo
comuneArezzo
indirizzovia San Lorentino, 8
ente schedatoreS04
ente competenteS04
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fornasari, Liliana Elisabetta; Funzionario responsabile: Casciu, Stefano; Trascrizione per informatizzazione: Siemoni, Giulia (2012); Aggiornamento-revisione: Siemoni, Giulia (2012), SBAPSAE AR, Referente scientifico: Refice, Paola;
anno creazione1992
anno modifica2012
latitudine43.467731
longitudine11.878455

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