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Opera d'arte ritratto di Vincenzo Lanfranchi, arcivescovo di Matera e Acerenza a Matera

L'opera d'arte ritratto di Vincenzo Lanfranchi, arcivescovo di Matera e Acerenza - codice 17 00133202 si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledecorazione plastico-pittorica
titoloritratto di Vincenzo Lanfranchi, arcivescovo di Matera e Acerenza
soggettoritratto di ecclesiastico
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133202
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Matera
datazionesec. XVIII ; 1703 (ca.) - 1722 (ca.) [analisi storica]
ambito culturalebottega Italia meridionale(analisi stilistica)
materia tecnicapietra calcarea/ scultura/ pittura
misurealt. 185, largh. 94,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiStatua commemorativa a mezza figura, con la mano destra benedicente e quella sinistra reggente un libro. La statua è collocata entro una nicchia, sulla cui base è scolpito lo stemma dell'arcivescovo Lanfranchi, sormontato da croce in palo e cappello prelatizio con dodici fiocchi e circondato da decorazioni a volute e foglie. Al di sopra dello stemma, cartiglio con data; al di sotto iscrizione commemorativa.Personaggi: Lanfranchi Vincenzo. Ecclesiastici: arcivescovo. Abbigliamento religioso: tricorno; mozzetta; rocchetto. Insegne ecclesiastiche: stemma dell'arcivescovo Lanfranchi. Decorazioni: volute; foglie. Oggetti: libro.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: religioso, Identificazione: Lanfranchi, Posizione: sotto la base della statua, Descrizione : spaccato di porpora e d'argento,
notizie storico-criticheL'opera fu fatta realizzare dall'arcivescovo Brancaccio per ricordare il fondatore del seminario, suo parente, Mons.Vincenzo Lanfranchi, arcivescovo di Matera e Acerenza dal 1665 al 1776 (De Fraja L., 1923, pp.54-55, Gattini G., 1970, pp.251-252, t. II, f.44). Nel 1980 e nel 2002, è stata oggetto di interventi di restauro quali: rimozione della ridipintura nera che ricopriva totalmente lo stemma e parte dell'iscrizione; reintegrazione pittorica ad acquerello; stuccatura delle lesioni; rifacimento del dito medio della mano reggente il libro. E' stata inoltre ricollocata la mano benedicente che era caduta. Lo stemma del benefattore si ritrova sia al di sotto di tre statue del chiostro (raffiguranti i suoi tre fratelli), sia, in dimensioni maggiori, sopra il portale barocco del primo piano e sul prospetto esterno di via Ridola. Un ritratto dell'arcivescovo, dipinto ad olio su tela, si conserva, invece, nella sagrestia della Cattedrale di S.Maria della Bruna (scheda OA - C, 17/00020245).
committenzaBrancaccio Francesco Antonio Maria arcivescovo (sec. XVIII/ primo quarto)
bibliografiaFesta F.( 1875)pp.118-119; De Fraja L.( 1923)pp.25-26; pp.54-55; pp.111-148; p.158; Ventura F.( 1969)pp.306-308; Gattini G.( 1970)pp.251-252; Volpe F.P.( 1978)pp.248-254; Copeti A.( 1982)pp.273-274; Baldoni V.( 1990)pp.15-18; Letizia N.( 1996)pp.46-51; Pa
definizionedecorazione plastico-pittorica
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fragasso L.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/Vizziello C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2006

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