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Opera d'arte Ritratto di Ungaretti di Scipione (Gino Bonichi) (Macerata 1904- Arco, Trento, 1933), a Roma

L'opera d'arte Ritratto di Ungaretti di Scipione (Gino Bonichi) (Macerata 1904- Arco, Trento, 1933), - codice 12 00490403 di Scipione (Gino Bonichi) (Macerata 1904- Arco, Trento, 1933), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloRitratto di Ungaretti
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00490403
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131
datazioneXX ; 1930 (ca.) - 1930 (ca.) [bibliografia; documentazione analisi stilistica]
autoreScipione (Gino Bonichi) (Macerata 1904- Arco, Trento, 1933),
materia tecnicaolio su compensato
misurealt. 55, largh. 51,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
notizie storico-criticheIl dipinto ritrae il poeta Giuseppe Ungaretti (1888-1970), amico del pittore. L'opera fu esposta per la prima volta nel 1941, alla mostra postuma su Scipione a Brera. Una prima versione del ritratto, invece, era stata esposta in occasione della prima Quadriennale romana del 1931, quando l'artista era ancora in vita (ripr. in Scipione, catalogo della mostra, 1985, p. 172, A). Del dipinto, inoltre, esiste un disegno preparatorio (ripr. in G. Appella, Scipione 306 disegni, Edizioni della Cometa, Roma 1984, n. 207; n. 258). I due artisti condividevano una poetica visionaria e ricca di spunti di riflessione. Appella (1984, pp. XIX-XX) descrive l'ammirazione di Scipione per Ungaretti: "Il magnetismo di Ungaretti (...) ha fatto presa anche su Scipione che lo ha ritratto, unico tra i poeti amici, più volte, tra il 1929 e il 1932. (...) E' Ungaretti a parlargli di Baudelaire e di Racine, di Mallarmé (...) e di Gongora, di Leopardi, del Greco, a fragli comprendere le ragioni delle Avanguardie, Apollinarire e i pittori cubisti (...). Anche l'interesse di Scipione per il Seicento è di matrice ungarettiana (...).". Il ritratto in esame risulta essere uno dei massimi capolavori d'espressionismo di Scipione, la cui capacità di penetrazione psicologica è qui quanto mai accesa.
bibliografiaVitali L( 1930); Sinisgalli L.( 1937)p. VII, n. 46; Sinisgalli L.( 1938)p. 29; Marchiori G.( 1939); catalogo mostra( 1941)n. 21; Mastrolonardo E.( 1941)p. IV, n. 15; Pacchioni A. L.( 1941)p. IV, n. 1; Pacchioni A. L.( 1941)p. 39, n. 164; Ciarletta G.( 194
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pancotto P. P.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Carrera M.; Funzionario responsabile: Mantura B.Frezzotti S.
anno creazione1996; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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