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Opera d'arte Ritratto di Antonio Mancini di Sargent John Singer (Firenze 1856 / Londra 1925), a Roma

L'opera d'arte Ritratto di Antonio Mancini di Sargent John Singer (Firenze 1856 / Londra 1925), - codice 12 00490983 di Sargent John Singer (Firenze 1856 / Londra 1925), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Sala espositiva - Sala 21 La ritrattistica belle epoque
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloRitratto di Antonio Mancini
soggettoRitratto d'uomo
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00490983
localizzazioneRM, Romaviale delle Belle Arti n.131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale delle Belle Arti n.131, Sala espositiva - Sala 21 La ritrattistica belle epoque
datazioneXX ; 1898 (ca.) - 1902 (ca.) [bibliografia]
autoreSargent John Singer (Firenze 1856 / Londra 1925),
materia tecnicaolio su tela
misurealt. 67, largh. 50,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticiRitratto d'uomo con baffi, a mezzo busto con il corpo di tre quarti, le braccia conserte e il viso rivolto verso lo spettatore
notizie storico-criticheL'opera viene generalmente riferita al 1902 (cfr. cat. esp. Troubetzkoy, 1990, p.258), ed è stata realizzata dall'artista durante la permanenza di Antonio Mancini (Roma 1852 - 1930) a Londra. Il pittore italiano soggiornò infatti nella città britannica dal 1901 al 1902. Durante questa permanenza, introdotto dallo stesso Sargent, entrò in contatto con l'alta società inglese, per la quale realizzò numerosi ritratti, tra cui quello di Mary Hunter esposto alla Royal Academy di Londra. Nel ritratto di Mancini, Sargent, abbandonando i moduli della ritrattistica sette-ottocentesca da lui ampiamnente applicati in gran parte della sua produzione, preferisce una ripresa ravvicinata del soggetto mettendone in evidenza l'intensità espressiva dello sguardo e la personalità.Nella riproduzione dell'opera presente nel testo di Meynell (1903), è visibile, sotto la firma dell'artista, la seguente iscrizione in itailano oggi perduta e forse tagliata dallo stesso Sargent che in data imprecisata ne era tornato in possesso: "Mancini ringrazia / devotamente M. Sargent / che è così buono / per il pittore cattivo Mancini / Londra / 19 [le ultime due cifre sono illeggibili]". Secondo il diario di Charles Ricketts, artista, designer e illustratore inglese, il quadro passò da Mancini alla famiglia del cuoco francese di Wertheimer, che in seguito lo restituì a Sargent, comunque prima del 1925, quando l'artista lo donò alla Gnam.
altra localizzazione;
bibliografiaMeynell( 1903); Gerard( 1924)p. 347; Howe Downes( 1925)pp. 171-172; Charteris( 1927)p. 265; The Work of John S. Sargent, R.A.( 1927)s.p., ill.; Lewis( 1939)p. 74; Merril Mount( 1955)p. 343 (942); McKibbin( 1956)p. 108; Merril Mount( 1969)p. 445 (942); Orm
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale delle Belle Arti n.131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Capodieci L.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Pesci F.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.
anno creazione1996; 2011
latitudine41.916136
longitudine12.482598

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