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Opera d'arte principessa sabauda che fila a Torino

L'opera d'arte principessa sabauda che fila - codice 01 00373240 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloprincipessa sabauda che fila
soggettoritratto di Cristina Enrichetta d'Assia Rheinfeld Rothemburg
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00373240
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1740 (ca) - 1740 (ca) [confronto; analisi iconografica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 123, largh. 93,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiDipinto di forma ovale con cornice in legno intagliato, dipinto e dorato con battuta ornata da quattro foglie d'acanto e da un motivo a nastro e fascia esterna con gola liscia e decoro a ovoli lungo il profilo.Ritratti: Cristina Enrichetta d'Assia Rheinfeld Rothemburg. Interno. Mobilia: tavolo; poltrona. Abbigliamento. Oggetti: libro; fuso; tendaggio.
notizie storico-criticheLa provenienza del dipinto allo stato attuale delle conoscenze, è ignota: giunge in pinacoteca da una delle residenze sabaude e a tal proposito si segnala che nella Nota de' Quadri, Incisioni, & Busti levati dal Palazzo Carignano, e trasportati nel Reale Appartamento occupato da S. M. e nel Regio Guardamobili li 25 26 e 27 8bre 1831, redatta dal disegnatore e incisore Angelo Boucheron, sono registrati con n. d'ordine 66 "3 Quadri Ovali rappr. Ritratti di Reali Principesse" (la nota è pubblicata in Pinto, a cura di, fascicolo VII, 1994, p. 4). Esiste nel Palazzo Reale di Torino un pastello su carta databile alla metà del XIX secolo che ritrae la stessa nobildonna che appare nella tela della Galleria Sabauda: la donna è qui ritratta a mezza figura mentre tiene tra le braccia un cagnolino, ma la posa, l'abito e la cuffietta sono identici a quelli che compaiono nel dipinto inv. 571; un'iscrizione a penna sul retro della cornice identifica il soggetto dell'opera come Cristina d'Assia principessa di Carignano (Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, Ufficio Catalogo, scheda OA 01/00201853, compilatore L. Senatore). Una conferma alla correttezza dell'identificazione viene anche da due fotografie in b/n conservate nell'Archivio fotografico della Biblioteca Reale di Torino: il positivo II/39, relativo al pastello in Palazzo Reale, reca sul verso l'indicazione "Cristina d'Assia Rheinfels, moglie di Luigi Vittorio principe di Carignano"; un secondo positivo in b/n (cartellina II/40) sembrerebbe relativo ad un altro esemplare dello stesso ritratto: il cartoncino su cui è apposta la fotografia reca in basso l'iscrizione dattiloscritta "PRINCIPESSA DI CARIGNANO D'ASSIE/ PRINCIPE COLONNA". Tra la documentazione conservata negli uffici della Galleria Sabauda è presente una scheda cartacea priva di data e di firma che riporta in maniera dubitativa il soggetto come Cristina d'Assia Rheinfeld principessa di Carignano. Si riscontra una notevole somiglianza tra il ritratto di Cristina Enrichetta d'Assia conservato nel castello di Racconigi (per il quale si vedano Gabrielli 1972, p. 221 e Bertana, Ragusa, Ritr attista austriaco (?), Cristina Enrichetta d'Assia-Rheinfeld-Rothemburg, in Ritratti dei principi 1991, p. 32) e la dama raffigurata nella tela inv. 571: assai simili appaiono il taglio degli occhi e delle sopracciglia, identiche la linea del naso, la forma del mento e quella delle labbra atteggiate in un accenno di sorriso. Cristina Enrichetta, sorella di Polissena d'Assia moglie di Carlo Emanuele III di Savoia, nacque il 21 novembre 1717 e sposò il 4 maggio 1740 Luigi Vittorio principe di Carignano, dal quale ebbe otto figli; morì a Torino il 1 settembre 1778 e fu sepolta a Superga. L'effigie a Racconigi è datata al 1740 circa, quando Cristina Enrichetta aveva 23 anni: il dipinto in Galleria Sabauda potrebbe essere stato realizzato negli stessi anni perché l'età qui dimostrata non sembra discostarsi da quella che la nobildonna aveva al momento dell'esecuzione della tela di Racconigi. Il ritratto inv. 571 non è menzionato negli inventari storici della Galleria Sabauda; è citato come ritratto di principessa sabauda di autore ignoto soltanto dall'inventario corrente del 1952 che lo dice collocato nei depositi del museo, dove il dipinto è tuttora conservato.
altra localizzazioneluogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri
bibliografiaGabrielli, Noemi( 1972)p. 221; Ritratti dei principi di Carignano al Castello di Racconigi( 1991)p. 32; Pinto, Sandra (a cura di)( [1994])V. VII p. 4
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Villano, Sofia; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithVillano, Sofia
anno creazione2014
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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