| dati analitici | lI pavimento si compone di cinque riquadri rettangolari. Quello centrale, in ciottoli di fiume bianchi, contiene la raffigurazione di una stella a sei punte (composte di ciottoli neri) posta a cornice di una circonferenza realizzata in pietre chiare. In corrispondenza del portale maggiore della chiesa è composta in pietre nere la data di realizzazione dell'opera. L'intero riquadro è incorniciato da una fascia perimetrale in ciottoli neri ad angoli convessi. I due riquadri laterali a quello centrale sono a semplice campo bianco racchiuso entro una fascia perimetrale nera analoga a quella del riquadro centrale, mentre i due riquadri a questi seguenti, anch'essi a campo bianco e con incorniciatura identica ai precedenti, presentano entrambi una decorazione centrale a volute sinuose realizzata in ciottoli neri.NR (recupero pregresso) |
| notizie storico-critiche | Il 9 Maggio 1287 il Comune di Rivoli, con un ordinato, "si obbligava di somministrare ogni cosa necessaria per fabbricare un convento pei domenicani, ed una chiesa pel loro uso". Entro i primi anni del Trecento la chiesa è già edificata, come testimoniano le pitture del piano terra del campanile (anche se la sua consacrazione risale al 1377), mentre le più antiche attestazioni documentarie riguardanti il convento dei domenicani si riferiscono al 1331. La più antica testimonianza figurativa della chiesa gotica è l'incisione su rame contenuta nel poema di Bartolomeo Del Bene "Civitas veri sive morum" del 1609, mentre già dal 1665-66, data della realizzazione del disegno del Borgonio per il "Theatrum Sabaudiae" (edito nel 1682), la chiesa si presenta con la sua forma attuale, invertito il fronte principale con l'abside, a prezzo della loro distruzione. Del primitivo orientamento della chiesa rimane traccia sul lato ovest della costruzione attuale dove, al di sopra del coro secentesco, ancora si vede il doppio spiovente della facciata a capanna decorato da archetti pensili che sovrastava l'antico ingresso. Il 18 Luglio 1797 papa Pio VI concede al Re Carlo Emanuele IV di sopprimere il convento di S. Domenico, che ospitava ormai solo tre padri. Ciò avvenne il 27 febbraio del 1798, mentre il 25 Maggio dello stesso anno il Re offre la chiesa rimasta in suo possesso alla comunità di Rivoli, la quale l'anno seguente ne fa la dono ai Canonici della cadente Collegiata per il loro trasferimento, risparmiando così l'ingente somma necessaria per la riparazione della chiesa di S. Maria della Stella, che viene abbattuta. Iniziano così gli ultimi radicali rifacimenti della chiesa di S. Domenico, questa volta concentrati al suo interno: il vecchio soffitto ligneo viene sostituito dalla volta, la navata è ridotta ad ordine toscano, si costruisce un piccolo coro ed una tribuna per il monarca. Gli arredi sacri contenuti nell'antica chiesa di S. Domenico non sopravvivono (se non in ridottissima misura) ai lavori che precedono il cambiamento d'intitolazione dell'edificio sacro, dal 1799 dedicato a S. Maria della Stella e comunemente indicato come Collegiata 'Alta'. Nel corso dell'Ottocento hanno luogo gli ultimi lavori di modifica: l'attuale altare maggiore proviene dalla chiesa di Santa Chiara in Chieri (da dove fu prelevato nel 1808), quello della Cappella della Beata Vergine del Suffragio deriva dalla chiesa delle Carmelitane di Torino (da dove fu trasportato in Rivoli nel 1810), mentre nel 1820 è eretta la cappella della Beata Vergine della Stella. (In proposito S. Bombino, "La Collegiata Alta di Santa Maria della Stella (Antica chiesa del convento di San Domenico)", in G. Gritella - E. Zanone Poma, "Lignum docet. Scultura lignea e devozionale da Rivoli e S. Antonio di Ranverso tra Gotico e Barocco", Rivoli 2002, p. 27, con bibliografia di riferimento). |
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