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Opera d'arte Madonna in trono con il Bambino a L'Aquila

L'opera d'arte Madonna in trono con il Bambino - codice 13 00026822 si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I, sala IV
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bene culturalescultura, Madonna lignea in trono con il Bambino
titoloMadonna in trono con il Bambino
soggettoMadonna con Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00026822
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'Aquilavia Colecchi, 1
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, via Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I, sala IV
datazionesec. XIV inizio; 1300 - 1310 [bibliografia; confronto contesto]
ambito culturaleambito Italia centrale, esecutore(analisi stilistica; contesto)
materia tecnicalegno/ scultura/ pittura
misurecm, alt. 144, largh. 45, prof. 26,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e le attività culturali
dati analiticiLa Madonna è raffigurata seduta, in posizione frontale, senza l'evidenza del trono. Sui capelli ha un velo bianco a linee orizzontali azzurre, che scende dalle spalle sulle ginocchia, chiudendosi e formando pieghe poco profonde. Il bambino benedicente, con il globo rosso nella mano sinistra, simbolo dell'onnipotenza divina, siede sul ginocchio sinistro della Vergine, mantenendo un assetto frontale che gli conferisce un'aura ieratica, poco naturale. La mano sinistra della Madonna si intravede appena dalla manica, le dita sono lunghe, quasi sproporzionate soprattutto se paragonate con le eleganti dita della mano destra, leggermente sollevata. La scultura è ottenuta da un unico blocco di legno ed è cava all'interno, come è possibile vedere nel retro.Madonna in trono con bambino benedicente e globo in mano
notizie storico-criticheQuesta scultura, riferita dal Matthiae (1959) ad un intagliatore locale del XIV secolo, traduttore in modi popolareschi di una cultura più alta, è stata collocata dal Carli (1960) tra quelle opere in cui avviene "un rustico compromesso tra schemi compositivi e strutturali d'origine romanica e timide soluzioni lineari di gusto gotico". Questo autore ha rivelato una differenza tra la parte inferiore della statua, "rude e massiccia", e il "volto mobile e luminoso". Il Moretti (1968; 1971), accostandola ad altre due Madonne del Museo Nazionale (Inv. nn. 204 e 206), l'ha riferita alla corrente umbro - abruzzese e l'ha datata alla fine del XIII secolo. Il Lehman n - Brockhaus (1983) ha spostato la datazione di questo gruppo di sculture all'inizio del XIV secolo e ha ritenuto l'opera in esame più tarda della Madonna di Pizzoli (Inv. n. 204). Sempre il Carli, in un contributo del 1984 assegna l'opera al gruppo di sculture abruzzesi precedenti a quelle ascritte al Maestro della Santa Caterina Gualino, sulla base di una "massività" arcaica di matrice romanica. Tuttavia la studiosa Lucia Arbace (2010), pur condividendo questa datazione, giustifica l'imponenza della parte inferiore del manufatto, giudicato disarmonico, con necessità strutturali legate alla stabilità e alle esigenze di culto che prevedeva lo spostamento periodico in occasione di processioni. L'opera proviene dalla Chiesa di Sant'Agostino di Civita di Penne, annessa al convento di frati minori e oggi chiusa al culto. Penne, sede vescovile fino al secolo scorso, rappresentava una delle città più potenti in Abruzzo durante il Medioevo, grazie ai privilegi ottenuti con una Bolla d'oro imperiale, redatta a Norimberga.
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Abruzzo, PE, Penne
bibliografiaMatthiae G.( 1959)p.11; Carli E.( 1960)p. 45; MORETTI, M.( 1968)p. 12; E. CARLI( 1998)in Arte in Abruzzo, p.67; Colapietra R./ et alii( 1999)in Abruzzo, Giubileo del 1999, p 123; Lucia Arbace in Antiche Madonne d'Abruzzo, Dipinti e sculture lignee medioev
definizionescultura
denominazioneMadonna lignea in trono con il Bambino
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzovia Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Santamaria P.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Consorzio IRIS (l. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Giancola A.
anno creazione1985
anno modifica2005; 2013
latitudine42.352690
longitudine13.403752

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