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Opera d'arte Albero delle Sette Parole a L'Aquila

L'opera d'arte Albero delle Sette Parole - codice 13 00020072 si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala V
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bene culturaledipinto
titoloAlbero delle Sette Parole
soggettoalbero della croce
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00020072
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'Aquilavia Ottavio Colecchi, 1
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala V
datazionesec. XV inizio; 1400 - 1410 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito toscano(analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 130, largh. 46,
condizione giuridicadetenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiSu una tavola a fondo oro dato a foglia, è dipinta la Madonna con il capo coperto da un mantello scuro con profilatura dorata allacciato sul collo, che le ricade sopra la veste violacea. Sostiene con le mani una base poligona dorata da cui esce un albero a più rami. Il ramo principale prende la forma di una croce su cui è inchiodato Cristo morente, cinto da un perizoma trasparente. I rami laterali prendono la forma di cartigli, quattro da ogni lato , con ....NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl Serra attribuiva la prima volta quest'opera a Lorenzo Monaco. Successivamente il Toesca assegnava questo dipinto ad un pittore dell'area bolognese del XIV secolo. A loro volta il Bologna ed il Moretti ne hanno individuato l'autore nel Maestro principale degli affreschi di San Silvestro. Diversamente da quanto affermato da questi critici, opinione non condivisa anche da F. Todini per il quale vanno sottolineati i rapporti col trittico della Collezione Dragonetti (cfr. Museo Nazionale d'Abruzzo n. 6), le affinità riscontrabili nella fisionomia della Madonna e nel modo di panneggiare il manto della piccola figura del committente, non sarebbero, per il critco, tali da autorizzare una attribuzione al suddetto Maestro. Recentemente il Bologna è tornato a sottolineare l'affinità di questa tavola con il "Trittico di Beffi", così come il Carli l'intese nel 1948, rintracciando nella piccola tavola di Santa Maria Paganica la stessa mano che operò sul Trittico, seppur in dipendenza da modelli diversi da quelli ravvisati per quest'ultimo. Anche la Paone individua nella tavola delle "Setta Parole" un parente stretto del "Trittico di Beffi" ed evidenzia consonanze tra i volti dei dolenti nella Incoronazione di Collemaggio e il donatore ai piedi dell'Albero della Croce.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila; luogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila
bibliografiaSERRA L.( 1912)pag. 30; R. VAN MARLE( 1923-1928)pag. 371; L. SERRA( 1929)pag. 55; Gabbrielli M.R.( 1934)pag. 230; Chierici U.( 1949)pag. 17; Toesca P.( 1951); Carli E.( 1960); MORETTI, M.( 1968)pag. 63; F.Bologna( 1987)pagg. 3-10-20-nota 19; E. CARLI( 199
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzovia Ottavio Colecchi, 1
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Molinari D.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Consorzio IRIS (l. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2005
latitudine42.396177
longitudine13.424584

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