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Opera d'arte Madonna di Lampedusa di Massabò Leonardo (1812/ 1886), a Torino

L'opera d'arte Madonna di Lampedusa di Massabò Leonardo (1812/ 1886), - codice 01 00208686 di Massabò Leonardo (1812/ 1886), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, secondo mezzanino/ manica sud/ stanza D
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloMadonna di Lampedusa
soggettoMadonna con Bambino e Santa Caterina d' Alessandria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208686
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoStrada Basilica di Superga, 73
contenitoreconvento, servita, Convento dei Servi di Maria, Reale Basilica di Superga, Strada Basilica di Superga, 73, secondo mezzanino/ manica sud/ stanza D
datazionesec. XIX secondo quarto; 1831 - 1849 [documentazione; analisi stilistica bibliografia]
autoreMassabò Leonardo (1812/ 1886),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 78.5, largh. 64.2,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiI personaggi sono stanti, dietro un parapetto con iscrizione dedicatoria. A sinistra S. Caterina, di tre quarti con il volto di profilo, rivolto alla madre ed al Bambino, porta i capelli biondi raccolti e coperti da un lungo velo bianco, annodato in corrispondenza delle orecchie, e trattenuto dalla corona dorata; indossa una camicia chiara con le maniche arrotolate al gomito che lasciano vedere la manica affusolata di una sottoveste, ed una tunica di color nocciola con scollo profilato da una fascia azzurra ornata. Una mano è portata vicino al petto e l'altra tiene la ruota dentata rappresentata parzialmente. La Vergine, con il busto frontale, il volto verso lo spettatore, porta la corona dorata sopra il lungo velo azzurro, dal risvolto perla, trattenuto da un fermaglio a rombo, dorato, sotto il collo; veste rosa dalle maniche affusolate, bordate di blu, come la cinta. Con una mano indica il Figlio e con l'altra lo tiene all'altezza del busto; porta la corona e tiene alcuni fiori.Soggetti sacri. Ritratti. Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Santa Caterina d'Alessandria. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) ruota dentata; corona aperta. Attributi: (Madonna e Gesù Bambino) corona chiusa. Abbigliamento. Oggetti: parapetto. Vegetali: fiori.
notizie storico-criticheIl dipinto è documentato nel palazzo attiguo alla Basilica di Superga sin dai primi inventari patrimoniali compilati negli anni settanta del XIX secolo, tuttavia, non è stato possibile ricostruire attraverso la documentazione disponibile, in quale esatta data l'opera vi sia pervenuta. L'assenza di ulteriori iscrizioni o etichette inventariali impediscono di conoscere un'eventuale provenienza da altra residenza sabauda. Per quanto attiene alla cronologia, la dedica, per quanto possa anche essere stata giustapposta, a Carlo Alberto, divenuto re di Sardegna nel 1831, permette di ipotizzare che l'opera sia stata eseguita intorno al quarto decennio dell'Ottocento. Il nome dell'artista, Leonardo Massabò (Porto Maurizio/IM, 1812-1886) compare nelle indicazioni inventariali ottocentesche: l'artista, nel corso degli anni trenta, visse principalmente in Roma, acquisenendo una formazione di stampo classicista con Francesco Podesti (1800-1895) e Francesco Coghetti (1804-1875) e cominciava ad ottenere le prime, significative committenze in patria e nella capitale; nessuna menzione dell'opera compare nel catalogo della mostra a lui dedicata nel 1990 e nel suo più recente profilo biografico, A. Zencovich, Un pittore negli ideali dell'affermazione municipale a Porto Maurizio: Leonardo Massabò (1812-1886), in L. Ughetto, Antonio Zencovich (a cura di), Leonardo Massabò e l'Ottocento nella Riviera Occidentale, Genova, 1990, pp. 57-73; R. Berzaghi, ad vocem, in E. Castelnuovo (a cura di), L'Ottocento, Milano, 1991, vol. II, pp. 909-910. Da un punto di vista stilistico l'opera, forse copia o derivazione di un originale cinquecentesco, come indurrebbe a pensare anche l'accesa cromia, manifesta, tuttavia, nella tipologia dei volti di Santa Caterina e del Bambino, elementi ricorrenti sino alla tarda produzione dell'artista, come confermato anche da alcuni confronti con il suo corpus grafico.
bibliografiaUghetto L./ Zencovich A.( 1990)pp. 57-73; Castelnuovo E.( 1991)v. II, pp. 909-910
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
toponimoSuperga (frazione)
indirizzoStrada Basilica di Superga, 73
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Ciliento B.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.078413
longitudine7.771648

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