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Opera d'arte Madonna con Bambino di Maestro della Madonna di San Silvestro (attivo tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo), a L'Aquila

L'opera d'arte Madonna con Bambino di Maestro della Madonna di San Silvestro (attivo tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo), - codice 13 00014429 - 1 di Maestro della Madonna di San Silvestro (attivo tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala III
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bene culturalestatua, elemento d'insieme
titoloMadonna con Bambino
soggettoMadonna con Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00014429 - 1
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'AquilaVia Ottavio Colecchi
contenitorecastello, Castello Cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala III
datazionesec. XIV prima metà; 1300 - 1349 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega Italia centrale(analisi stilistica)
autoreMaestro della Madonna di San Silvestro (attivo tra il quarto e il quinto decennio del XIV secolo),
materia tecnicalegno
misurecm, alt. 225, largh. 71, prof. 50,
condizione giuridicadetenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiIl gruppo scultoreo comprende la Madonna assisa su di un trono ottagonale con in braccio il Bambino benedicente. Il capo della Vergine Madre è impreziosito da una corona dorata che tiene ben fermo un velo bianco candido, illuminato da ricercate bordure anch'esse dorate. La Vergine è ammantata da una stola dorata, foderata di un intenso blu e finemente bordata di gigli, che scostandosi mostra una veste rossa, legata in vita da una preziosa cintola. Il Bambino è tenuto su di una gamba, mostrato come un piccolo Signore benedicente il popolo degli astanti. E' vestito con una tunica blu, avvolta da un manto dorato foderato di rosso, creando un gioco di alternanza cromatica con i colori indossati dalla Madre. Il gruppo scultoreo non si presenta isolato, ma inserito in un tabernacolo ligneo, dipinto con un sontuoso tessuto a trompe l'oeil, posto come diaframma tra le due figure e l'architettura di fondo, con le sue monofore polilobate ad intersezione, scandite finemente da colonnine tortili sovrastate da capitelli corinzi. Sulla sommità del tabernacolo è dipinto il Cristo benedicente, che tiene in mano un libro su cui è scritto "Ego sum via veritas vita". Il tabernacolo è costituito da due tavole congiunte sul retro mediante tre aste di legno su una delle quali è visibile un'iscrizioneMadonna in Trono con Bambino; La raffigurazione della Madonna con Bambino può essere ricondotta ad alcuni modelli di riferimento come la "Madonna Regina" o la "Madonna Theotokos". Per entrambe la Madonna si mostra in trono, coronata e con il capo coperto da un velo che le ricade sulle spalle. Questa tipologia iconografica è considerata inscindibile dal Bambino, talvolta la Vergine lo mostra al fedele come "Imperatore benedicente", talvolta lo allatta. La stretta relazione con il Bambino dipende dalla relazione teologico-dogmatica ufficiale sancita dai Concili di Efeso (431) e Calcedonia (451) in cui l'affermazione dell'unità delle Nature di Cristo coincide con l'affermazione della maternità divina di Maria.
notizie storico-criticheQuesto gruppo scultoreo rappresenta un raro esempio abruzzese di tabernacolo a sportelli istoriati, una tipologia di grande prestigio e di grande suggestione in quanto prevede una relazione strettissima tra scultura e pittura al fine di rafforzare la suggestione e la solennità devozionale. Purtroppo l'opera è mutila degli sportelli staccati, trafugati e rivenduti sul mercato antiquario. Posta in stretta relazione con la Madonna di Scurcola Marsicana e con quella di San Silvestro, cui si ritrova accomunata da inconfutabili scelte iconografiche e formali (Pasqualetti 2009), viene considerata dapprima un'imitazione della stessa Madonna di San Silvestro per poi essere riabilitata dal Carli e annoverata tra i migliori esempi di statuaria lignea trecentesca (Carli 1998). Legata di certo a prototipi francesi, come fa notare il Tomei, rientra probabilmente in quell'ondata estetica di gusto francofono connessa con la dominazione angioina.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, AQ, Fossa
bibliografiaSapienza risplende: Madonne d'Abruzzo( 2011)pp. 99-102
definizionestatua
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzoVia Ottavio Colecchi
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Felicetti G.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marcelli S. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); SIGECWEB/Iannella D. (2013), F
anno creazione1978
anno modifica2005; 2013
latitudine42.396177
longitudine13.424584

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