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Opera d'arte Scene della vita di Gesù di Maestro di Fossa (pittore attivo all'Aquila tra il quarto e il quinto decennio del XIV), a L'Aquila

L'opera d'arte Scene della vita di Gesù di Maestro di Fossa (pittore attivo all'Aquila tra il quarto e il quinto decennio del XIV), - codice 13 00014429 - 2 di Maestro di Fossa (pittore attivo all'Aquila tra il quarto e il quinto decennio del XIV), si trova nel comune di L'Aquila, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castello cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala 3
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bene culturaleanta di polittico, elemento d'insieme
soggettoScene della vita di Gesù
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00014429 - 2
localizzazioneItalia, Abruzzo, AQ, L'AquilaVia Ottavio Colecchi
contenitorecastello, Castello cinquecentesco, Via Ottavio Colecchi, Museo Nazionale d'Abruzzo, piano I sala 3
datazionesec. XIV prima metà; 1300 - 1399 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega Italia centrale(analisi stilistica)
autoreMaestro di Fossa (pittore attivo all'Aquila tra il quarto e il quinto decennio del XIV),
materia tecnicalegno
misurecm, alt. 114, largh. 51,
condizione giuridicadetenzione Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo
dati analiticiSullo sportello, a sinistra dell'osservatore, sono dipinte l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio. A destra abbiamo la Crocifissione, la Flagellazione e il Bacio di Giuda in basso. In alto, al centro, la figura a mezzo busto del Cristo benedicente.Annunciazione, Adorazione dei Magi, Presentazione al Tempio, Crocifissione, Flagellazione, Bacio di Giuda.
notizie storico-criticheLe scene degli sportelli sono disposte in senso inverso rispetto alla norma. Prendendo in esame l'Annunciazione si può notare un arricchimento della scena architettonica, poichè in quel tempo le forme architettoniche in pittura si evolvevano lentamente, il Carli considera quest'opera contemporanea a quella tarda di Giotto e di Taddeo Gaddi e quindi intorno al 1330-1340. Per quanto riguarda i particolari architettonici, sembra che il maestro di Fossa si sia ispirato al ciclo di pittura fiorentina, probabilmente quello del Maestro delle Vele ad Assisi, con le Storie del Nuovo Testamento. Nonostante però questo impianto architettonico piuttosto progredito, tuttavia, esso non ha alcun punto in comune con le figure, infatti le bifore e i balconi sono deserti. Nell'Adorazione dei Magi però, nesun pittore, nè fiorentino, nè senese, ha sviluppato il senso di distanza montuosa, dato dalla città lontana. Contribuisce a questo effetto il fondo dove l'oro consueto è stato sostituito dall'azzurro. Nelle figure invece si può notare quella dolcezza sentimentale, quella familiarità intima, con cui il vecchio Baldassarre e gli altri del corteo si avvicinano al Bambino, che è propria della pittura umbra. Nella Presentazione al Tempio c'è un tentativo da parte del pittore di dare una profondità all'architettura sottolineata soprattutto dal contrasto tra la luminosità dell'esterno e l'oscurità dell'interno, la stessa cosa si ripete nella scena della Flagellazione.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, AQ, Fossa
bibliografiaSapienza risplende: Madonne d'Abruzzo( 2011)pp. 99-102
definizioneanta di polittico
regioneAbruzzo
provinciaL'Aquila
comuneL'Aquila
indirizzoVia Ottavio Colecchi
ente schedatoreS107
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Felicetti G.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Marcelli S. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); SIGECWEB/Iannella D. (2013), F
anno creazione1978
anno modifica2005; 2013
latitudine42.396177
longitudine13.424584

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