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Opera d'arte LE ULTIME PENNELLATE di Fattori Giovanni (1825/ 1908), a Livorno

L'opera d'arte LE ULTIME PENNELLATE di Fattori Giovanni (1825/ 1908), - codice 09 00049432 di Fattori Giovanni (1825/ 1908), si trova nel comune di Livorno, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori"
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bene culturaledipinto
titoloLE ULTIME PENNELLATE
soggettoNR (recupero pregresso)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00049432
localizzazioneItalia, Toscana, LI, LivornoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
contenitorevilla, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori"
datazionesec. XX ; 1908 - 1908 [analisi stilistica]
autoreFattori Giovanni (1825/ 1908),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 32, largh. 70,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Livorno
dati analiticiIn primo piano un cavallo a riposo visto da tergo e lievemente dal lato sinistro. Alla sua sinistra, per terra, una macchia marrone scuro, indefinibile; ancora più a sinistra si vede un capanno in riva al mare. La costa è bassa e brulla, descritta con ocra, marrone e terra di Siena. Il cielo è grigio-azzurro.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheL'opera che chiude la vita non solo artistica del Fattori ( composta nel maggio 1908) è significativa sia cone documento storico che come testimonianza estrema dell'arte del maestro negli ultimi anni. Gli elementi 'non finiti' consentono di leggere ancora meglio le ultime ' volontà' dell'autore: la linea nera dell'orizzonte, tracciata e mai rifinita , passa al di sopra di quel gruppo di pennellate sparse che costituiscono un ammasso informe di sterpaglie. Il cavallo, come il pagliaio, sono due scheletri, immobili e tremolanti, quasi trasparenti per la secchezza della materia con cui sono dipinti. Proprio questa trasparenza, confonde i piani della visione che sembrano del tutto assenti, se non per quell'accenno di profondità dato dal cavallo. Viene in mente quello che Raffaele Monti scriveva circa le opere tarde del maestro: "L'immagine si pone direttamente nel percorso dell'occhio dello spettatore, con un'immissione così rapida da creare una sensazione di movimento del punto di vista a planare; l'inquadratura segna il punto di tensione privilegiato per la comprensione esatta del rapporto tra presenza, peso delle masse e velocità del tempo della visione" (R. Monti, Le mutazioni della macchia, Roma 1985, p. 130). Tuttavia in quest'opera viene meno l'aspetto assertivo e quasi 'programmatico' di quelle citate da Raffaele Monti (Lo scoppio del cassone, l'aratura, l'incisione Bovi), mentre ritorna negli scarni elementi che compongono il quadro la drammatica pausa emotiva - che trattiene la veduta 'a planare' - del Cavallo bianco di proprietà della Galleria d'arte moderna di Firenze. Inoltre, l'inquietudine provocata dalla posizione malferma del cavallo, è la stessa che invade di fronte alla stentata presenza dell'acquaforte dal titolo Il vecchio cavallo (cfr. G. F. Incisioni, Firenze-Milano, 1987-1988, scheda n. 81).
bibliografiaMalesci G.( 1961)n. 804; Bianciardi L./ Della Chiesa B.( 1970)n. 740; Durbé V. ( a cura di)( dopo 1980)pp. 30-31
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaLivorno
comuneLivorno
indirizzoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Winspeare M.; Funzionario responsabile: Baracchini C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1992
anno modifica2006
latitudine43.529914
longitudine10.306650

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