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Opera d'arte Le serpi di Michetti Francesco Paolo (Tocco Casauria-Chieti 1851/Francavilla a mare-Chieti 1929), a Roma

L'opera d'arte Le serpi di Michetti Francesco Paolo (Tocco Casauria-Chieti 1851/Francavilla a mare-Chieti 1929), - codice 12 00827603 di Michetti Francesco Paolo (Tocco Casauria-Chieti 1851/Francavilla a mare-Chieti 1929), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131, deposito
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
titoloLe serpi
soggettoscena agreste
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00827603
localizzazioneRM, RomaViale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Viale Belle Arti 131, deposito
datazioneXIX ; 1900 (ca.) - 1900 (ca.) [bibliografia]
autoreMichetti Francesco Paolo (Tocco Casauria-Chieti 1851/Francavilla a mare-Chieti 1929),
materia tecnicaTempera su tela
misurealt. 380, lungh. 970,
condizione giuridicaproprietà dello Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
notizie storico-criticheLa tela Le Serpi viene presentata da Michetti insieme a quella de Gli Storpi all'Esposizione universale di Parigi del 1900, dove passano praticamente inosservate e rimangono invendute. L'ispirazione per l'opera nasce da una gita con i suoi amici più cari a S. Domenico di Cocullo (AQ) nel maggio del 1884, dove il pittore assiste alla festa delle serpi con la processione della statua di San Domenico - protettore dalla rabbia, dal morso dei serpenti e dal mal di denti- adornata con i serpenti raccolti pochi mesi prima nelle campagne, i quali per tutta la processione si aggrovigliano intorno all'immagine sacra. Anche in questo caso dunque l'artista trae ispirazione dal mondo religioso contadino. Le numerose figure che gremiscono questa grandissima tela derivano tutte da studi fotografici eseguiti dal Michetti sul luogo, e conservate presso il Gabinetto Fotografico Nazionale. Una testimonianza del 1889 dello studioso di folclore abruzzese Antonio de Nino parla infatti di un pellegrinaggio di quell'anno a Cucullo da lui compiuto in compagnia del pittore. Da tale documentazione fotografica risultano anche alcune varianti della tela stessa, che furono poi eliminate dalla versione definitiva. Lo sfondo, nonostante che la processione dei "Serpari " si svolga a Cucullo, riproduce una fiancata della cattedrale di Guardiagrele.Solo nel 1927 le tele Le Serpi e Gli storpi saranno esposte alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma e quindi acquistate dal ministero della Pubblica Istruzione. Oggi i due dipinti sono esposti nel Museo Michetti di Francavilla.
altra localizzazione; deposito: CH, Francavilla al Mare
bibliografiaR. Pantini( 1901)pp.32-37; R. Paralupi( 1901)p.168; T. Sillani( 1914)p.18; M. Biancale( 1927)pp. 481-506; T. Sillani( 1932)pp.91-94; M. Miraglia( 1975)pp.14-18; F. Di Tizio( 2007)p.372
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoViale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Osti Guerrazzi A. M.Compilatore scheda: Onnis F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: NR; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.
anno creazione1995; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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