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Opera d'arte La Madonna con Bambino e angelo tra San Domenico e Santa Caterina da Siena di Lorenzi Francesco (1723/ 1787), a Venezia

L'opera d'arte La Madonna con Bambino e angelo tra San Domenico e Santa Caterina da Siena di Lorenzi Francesco (1723/ 1787), - codice 05 00453328 di Lorenzi Francesco (1723/ 1787), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, deposito esterno
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloLa Madonna con Bambino e angelo tra San Domenico e Santa Caterina da Siena
soggettoMadonna con Bambino e Santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00453328
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, deposito esterno
datazionesec. XVIII ; 1723 (post) - 1787 (ante) [NR (recupero pregresso)]
autoreLorenzi Francesco (1723/ 1787),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 228, largh. 109,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Domenico di Guzman; Santa Caterina da Siena. Figure: angelo; cherubini. Interno: nicchia con tendaggio.
notizie storico-criticheL'artista vissuto tra il 1723 e il 1787, è definito da Sergio Marinelli "il più fedele degli allievi" del grande Giovambattista Tiepolo, ed è anche l'unico veronese ad aver frequentato la sua bottega. Quando Tiepolo partì definitivamente per la Spagna nel 1761, Lorenzi divenne uno dei pittori più richiesti per la sua capacità di riproporre il linguaggio del maestro, che con il tempo reinterpretò con una sua cifra personale. Alla fine dell'Ottocento la sua fama era ancora assai viva, tanto che lo storico Zannandreis dichiarava che nel campo del disegno "pochi ebbe pari e nessuno a lui superiore". Nel 1960 il Pallucchini scelse di inserire Lorenzi come unico esponente veronese nella monumentale monografia sulla pittura veneziana del Settecento, dichiarando che nel 1787 "scompariva un artista colto che aveva concluso la grande civiltà del rococò veneziano secondo la nuova moda che intanto incalzava, diffondendosi nella cultura veneta. Quel che più sorprende è che il gusto del pittore veronese non sia affatto accademico, ma riesca a trasformare lo spirito del Tiepolo nel nuovo linguaggio neoclassico. Moschini (1815) cita il dipinto "nella cappella laterale alla maggiore la tavola di Francesco Lorenzi con Madonna, Bambino, San Domenico e Santa Rosa venne ultimamente ristorata da Lattanzio Quezema".
altra localizzazioneluogo di deposito: Veneto, VE, Venezia
bibliografiaChignola I.( 2002); Pallucchini R.( 1996); Aikema B.( 1996); Martini E.( 1983); Donzelli C.( 1957); Succi D.( 1986)
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Moschini Marconi S.; Funzionario responsabile: Valcanover F.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Raviele F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Raviele F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Riva E.
anno creazione1970
anno modifica2006; 2009
latitudine45.431402
longitudine12.328676

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