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Opera d'arte la libertà di Butti Stefano (1806/ 1878), a Agliè

L'opera d'arte la libertà di Butti Stefano (1806/ 1878), - codice 01 00046741 di Butti Stefano (1806/ 1878), si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Galleria d'arte: parete sinistra
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalegruppo scultoreo, elemento d'insieme
titolola libertà
soggettoItalia con soldato
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00046741
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile, Galleria d'arte: parete sinistra
datazionesec. XIX metà; 1853 - 1853 [documentazione; bibliografia]
autoreButti Stefano (1806/ 1878),
materia tecnicamarmo bianco/ scultura
misurealt. 59, largh. 31, prof. 30,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiL'Italia regge un fascio di spade sotto il braccio sinistro, mentre con il destro tiene sollevato il moschetto di un soldato con la spada.Figure: Figura femminile; soldato.
notizie storico-criticheL'opera fa parte di un monumento dedicato a Carlo Alberto eseguito da Stefano Butti nel 1853 su commissione di Ferdinando, duca di Genova, al quale appartengono anche le figure del Piemonte (Italia con lo statuto e un soldato), della Lombardia (Italia con un bersagliere) e del Veneto (Italia con la bandiera e un soldato); il nucleo centrale è costituito dal sovrano a cavallo in partenza per la campagna di Lombardia. Il 3 maggio 1853 lo scultore riceve infatti 2000 lire <<...Che in seguito alla convenzione passatasi nanti quest'Ufficio d'Intendenza gli si fanno dare per la metà della prima rata delle £ 4000 annue scadente il primo pagamento di questa metà con tutto il corrente mese e l'altra metà con tutto Novembre prossimo e queste in conto delle £ 22.500 prezzo convenuto pel Monumento Carlo Alberto che sta eseguendo a norma del progetto stato approvato da S.A.R. l'Augusto Nostro Signore che ne ha ordinato l'opera per conto suo proprio; Il tutto come meglio ne risulta dalla già menzionata convenzione che si ritiene presso di quest'Azienda nel Registro Sottomissioni.. L'Intendente Generale Firmato L. Randone Prina>> (ASTO, Casa di S.A.R. il Duca di Genova, Contabilità, 1853, reg. 413 (n. 14), carta 80. n. 135). Il 31 dicembre 1853 Butti riceve la seconda rata di 2000 lire (carta n. 282, n. 485). Nel 1855 l'"Inventario estimativo dei mobili, oggetti fissi, e semoventi esistenti nel Castello..." registra nella "Camera in capo alla Galleria del Teatro", al numero 8, <>. Pochi anni più tardi, nel 1857, il monumento è ricordato al numero 398 nella "Ricognizione dell'Inventario del Real Castello...e dipendenze...", nella "Camera in testa alla Galleria delle arti XXVII": <<...Monumento in marmo dello scultore Stefano Butti rappresentante S. M. il Re Carlo Alberto in atto di partire per la guerra di Lombardia con statue quattro rappresentanti il Piemonte, la Lombardia, la Libertà e la Venezia ai quattro angoli con piedestallo ottagonale in legno verniciato grigio e la base nera>>. Nella successiva inventariazione compilata nel 1876 l'opera è attesta al numero 9 nella sala degli staffieri che, per la presenza di questa scultura, muta il titolo in "Sala del Monumento"; in questa collocazione lo troviamo ancora nel 1908 (inv. 1908, fasc. 6, cap. 12); con il numero 2994 l'inventario del 1927 lo ricorda collocato nella Galleria del Teatro (54): <<4 Statuine di marmo che facevano parte del monumento sopra descritto...>> e un <<...Basamento in marmo con sopra la statua equestre di S. M. il Re Carlo Alberto di Butti>> (cfr. E. Gabrielli, Le decorazioni e gli arredi, in D. Biancolini, E. Gabrielli, a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 41, 92 n. 169). Nel 1964 la <> è registrata al numero 196 nella Galleria d'arte, ambiente destinato fin dall'origine ad accogliere la quadreria dei San Martino ed arricchito di dipinti e sculture per esplicita volontà di Maria Cristina, vedova del re Carlo Felice e ad opera del successivo proprietario, Ferdinando, dopo la morte della regina nel 1849. L'attuale allestimento risale al secondo dopoguerra ed è dovuto ad Umberto Chierici, soprintendente ai Monumenti del Piemonte (cfr. D. Biancolini, E. Gabrielli, a cura di, Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni, Torino 2001, pp. 41, 92 n. 169). Lo scultore Stefano Butti, originario di Viggiù, fu attivo a Milano nel cantiere dell'Arco della Pace e in Piemonte. Su commissione di Carlo Alberto eseguì, oltre il monumento di Agliè, anche i due gruppi in marmo raffiguranti <> e <>, collocati nella Palazzina di Caccia di Stupinigi. Espose alla Promotrice di Torino dal 1842 (cfr. A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, v. I, Dizionario, Torino 1994, p. 65).I
bibliografiaBiancolini D./ Gabrielli E.( 2001)pp. 41, 92 n. 169; Panzetta A.( 1994)p. 65
definizionegruppo scultoreo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Assandria V.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Trascrizione per informatizzazione: Manchinu P. (2002); Aggiornamento-revisione: Manchinu P. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente
anno creazione1989
anno modifica2002; 2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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