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Opera d'arte La gomena di Tito Ettore (Castellammare di Stabia 1859 (Na) - Venezia 1941), a Roma

L'opera d'arte La gomena di Tito Ettore (Castellammare di Stabia 1859 (Na) - Venezia 1941), - codice 12 00826965 di Tito Ettore (Castellammare di Stabia 1859 (Na) - Venezia 1941), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Deposito
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloLa gomena
soggettoscena di vita popolare
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00826965
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Deposito
datazioneXX ; 1909 (ca.) - 1909 (ca.) [bibliografia]
autoreTito Ettore (Castellammare di Stabia 1859 (Na) - Venezia 1941),
materia tecnicaolio su tavola
misurealt. 181, largh. 263,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d' Arte Moderna
notizie storico-criticheLa gomena, posta su un cavalletto, occupò un posto d'onore alla mostra personale del pittore all'interno della Biennale di Venezia del 1909, dove venne acquistata dallo Stato. L'anno successivo, all'Esposizione Universale di Bruxelles, l'opera ottenne una medaglia d'oro, testimonianza dell'affermazione e crescente notorietà internazionale del suo autore che si era fatto conoscere al pubblico nel 1887 con Pescheria a Venezia, una scena di realismo di vita quotidiana della città lagunare. Ne La gomena il pittore rivela di avere superato il naturalismo e la poetica verista, a favore di una composizione elegante e dall'elaborato ritmo compositivo. La scena, con un audace scorcio fotografico, ritrae un gruppo di pescatori che tirano in secca una barca: la gomena descrive una diagonale sottolineata dai corpi delle figure rappresentate, protesi nello sforzo. L'energia dinamica che si sviluppa dall'azione- definita da Marangoni come "foga vertiginosa e febbrile del dipingere" (Marangoni 1945, p. 17) - viene evidenziata dal cielo carico di nubi e dal mare agitato, divenendo il vero soggetto del quadro. Del dipinto esiste una seconda versione, di dimensioni ridotte, in una collezione pittorica genovese.
bibliografiaV. Pica( 1912)p.10, tav.6; L. Marangoni( 1945)p.17
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bertozzi F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Onnis F.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: (2011);
anno creazione1995; 2011
anno modifica2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

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